“Un sistema marcio”, così Mirella Liuzzi deputata del M5S, ha definito venerdì 13 luglio durante la discussione dell’interpellanza urgente alla Camera, il quadro che emerge dalle indagini in corso sulla sanità lucana. Una situazione desolante constatata anche dalla task force del Ministero che ha visitato l’Azienda Sanitaria di Matera.
Raccomandazioni, agevolazioni clientelari, persino falsificazione di atti pubblici, sono queste le accuse della procura di Matera che hanno portato già in carcere due dirigenti della sanità lucana, venti persone ai domiciliari, tra i quali il governatore della Regione Marcello Pittella e otto con obbligo di dimora.
Mentre l’indagine va avanti tra prime ammissioni e resistenze, il M5S ha presentato un’interpellanza parlamentare urgente a prima firma della deputata Mirella Liuzzi, segretario di presidenza della Camera, con la quale si chiedeva al Governo – e nello specifico al Ministero della Salute – come intendeva realizzare e attuare quel punto specifico del programma che prevede l’affrancamento della sanità dal potere politico al fine di aumentarne la qualità, l’efficienza e la razionalizzazione dei costi. “Ora spetterà alla magistratura accertare responsabilità”, afferma Mirella Liuzzi, “ma il quadro che emerge dall’inchiesta è davvero avvilente, un sistema che sistematicamente operava nell’illegalità, incurante del merito, dei costi e dell’efficienza, procurando un danno d’immagine enorme anche nei confronti di quei tanti dipendenti che hanno guadagnato onestamente incarichi e mansioni ma soprattutto a discapito dei cittadini che, inconsapevoli si rivolgono da utenti alle strutture sanitarie pubbliche della Basilicata. Il futuro della nostra Regione deve essere completamente riscritto, ma è necessario partire da questi settori fondamentali su cui da troppi anni la politica ha trovato terreno fertile per clientele e bacini di voto”.
Il M5S si è messo a totale disposizione come gruppo parlamentare attraverso il lavoro nelle commissioni e in aula affinché il Governo possa adempiere nel migliore dei modi ai propri impegni programmati. “Confidiamo nell’operato del Governo”, afferma il deputato Gianluca Rospi intervenuto ieri mattina in aula durante l’interpellanza, “che si è mostrato da subito presente e sensibile alla vicenda giudiziaria che ci auguriamo non sia rappresentativa di un sistema nazionale sanitario, nel quale comunque da ora in poi è necessario fare estrema trasparenza, perché se è vero che l’inchiesta è locale, il fenomeno che emerge è nazionale e è più generale riguarda infatti il legame tra politica e sanità”.
“È giunto il momento di stracciare tutte le tessere politiche che stanno nei camici bianchi e di fare in modo che non vi trovino più luogo”, aggiungono i deputati pentastellati, “da cittadini lucani vogliamo che questo avvenga in primis nella nostra regione e in questo senso ci auguriamo davvero che i nostri conterranei abbiano consapevolezza della portata dello scandalo prodotto dalla gestione scellerata dell’attuale governo regionale”, concludono.