Se i buoni lavoro saranno reintrodotti prima della fine dell’estate, secondo le stime di Confesercenti nazionale, solo nel turismo potrebbero sbloccare occasioni di guadagno per circa 10mila lavoratori, di cui 3-400 in Basilicata.
Così Confesercenti sulla possibile reintroduzione dei voucher. Si tenga conto – sottolinea Giorgio Lamorgese, presidente Confesercenti Potenza – che le assunzioni a termine nel 2017 nella nostra regione sono state 31.285 di cui 4.920 stagionali e 3.812 in apprendistato. E se analizziamo i dati Inps, notiamo che i settori in cui nel recente passato (sino al 2016) il buono lavoro èstato maggiormente utilizzato sono il commercio, servizi e turismo. I voucher venduti in Basilicata nel 2016hanno superato il milione con un incremento del 20,1% rispetto al 2015 e del 449,5% rispetto agli anni di introduzione (2008-2009). In dettaglio: sono più numerosi sia pure di poco in provincia di Matera (514.893) rispetto a quella di Potenza (502.683).
Registriamo pertanto – dice la nota Confesercenti – positivamente l’apertura del Vice Premier e Ministro del Lavoro Luigi Di Maio sulla reintroduzione dei voucher nell’agricoltura e nel turismo, anche se riteniamo che l’esigenza di uno strumento semplice per gestire il lavoro occasionale sia trasversale a tutti i settori. Ora comunque la priorità è accelerare. Chiediamo al Governo di impegnarsi a fare tutto il possibile per arrivare ad uno strumento semplice che copra le esigenze di prestazioni lavorative puramente occasionali. I buoni erano stati già molto ‘corretti’ dalla tracciabilità e sarebbe accettabile anche introdurre un tetto massimo di utilizzo per le imprese. Un limite che – purché sia adeguato – permetterebbe di stanare eventuali abusi e, allo stesso tempo, di mantenere quella flessibilità necessaria per intercettare e gestire i picchi di lavoro inattesi che sempre di più caratterizzano il turismo.
La totale cancellazione dei voucher, infatti, ha lasciato senza alcuna minima tutela l’ampio spazio dei lavori realmente occasionali ed eccezionali svolti, in particolare, dai giovani studenti, dai pensionati o dai cassaintegrati di lungo corso.