Valentino Blasone in una nota commenta l’accordo tra PD e il sindaco De Ruggieri per la nascita del Governissimo bis e critica l’evento promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata 2018 per il 19 luglio, la performance itinerante “Déambuloscopie” della compagnia francese Pipototal, in particolare la scalata alla chiesa del Purgatorio di Matera. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il 19 di luglio è il giorno della rimembranza e dell’impegno civile.
E’ il giorno del maritirio di Paolo Borsellino e degli agenti di pubblica sicurezza della sua scorta, che si sono immolati per la difesa della Repubblica e della legalità.
Dovrebbe essere, per ogni italiano per bene e democratico, il giorno dell’impegno a non dimenticare e ad agire nel rispetto delle istituzioni e del bene comune.
A Matera invece, capitale della cultura del nulla, proprio in questo giorno si è consumato lo sfregio e lo spregio del voto popolare.
Il sindaco De Ruggieri, che oramai rappresenta solo se stesso, ed il partito regione PD, che oramai dal 2015 perde tutte le consultazioni elettorali e che proprio solo 3 mesi fa ha avuto in città uno smacco clamoroso, hanno deciso di varare una giunta di suddivisione di potere e di incarichi assessorili, nel loro unico ed esclusivo interesse personale e di parte.
Si fa di tutto pur di gestire il potere, questo proprio nel mentre di una clamorosa inchiesta giudiziaria di queste ultime settimane, che ha scoperchiato il verminaio intollerabile di condotte politiche comunque a dir poco riprovevoli ed immorali, in attesa che la giustizia faccia il suo corso e confermi o meno le ipotesi di reato.
Quindi, se i consiglieri comunali hanno a cuore la città, nel prossimo imminente consiglio comunale, devono sfiduciare il sindaco e la sua nuova giunta in modo da rendere possibile il ricorso alle urne. Altrimenti saranno complici rei di un sistema spartorio e antidemocratico.
Non ci siano peraltro scuse riguardo l’appuntamento con la capitale della cultura del nulla.
Il 2019 è già oggi, un fallimento tout court di un’esperienza che invece doveva essere di rinascita.
E’ fallito miserevolmente la possibilità di una crescita plurale e culturale della nostra città, dell’affermarsi di un modello diverso di sviluppo.
Esempio lampante di tutto questo è la festa, farsa, di ieri sera organizzata dalla Fondazione dove si è consentito a degli artisti (o presunti tali) di scalare una chiesa del ‘700, a spregio totale della nostra identità e cultura.
Solo per questo, Presidente, Direttore e Manager culturale della Fondazione Matera2019, oggi stesso, si dovrebbere dimettere chiedendo scusa alla città.
Lo facciano, perchè sono indegni di rappresentare Matera.
E Lei signor Sindaco, lei che dice di amare la nostra città, raccolga i suoi effetti personali e lasci il suo incarico.
Matera non ne può più di questo continuo ed immondo dileggio del suo nome, della sua storia, del suo futuro.
La prima cosa giusta detta da quando è sindaco. Ora è troppo tardi, dovevano pensarci prima tutti quei signorotti che ora fanno gli offesi e passano all’ opposizione. Un accozzaglia che ha portato l’ inadeguato De Ruggeri a fare il sindaco come si prevedeva si è sciolta come neve al sole, ed oggi piangono? Ma di Matera questa gente si preoccupa o pensano solo alla poltrona?