Sabato 28 e domenica 29 luglio a Miglionico si terrà il primo raduno informale dei giovani lucani (in sede e fuorisede), a 50 anni dai moti
rivoluzionari del ’68, nello stesso castello in cui 5 secoli fa ebbe luogo la “Congiura dei Baroni” contro le imposizioni degli Aragonesi e
nel Comune che fu tra i primi a insorgere contro il regno borbonico nell’Agosto del 1860.
Quella dei giovani lucani però non è una rivoluzione belligerante, ma vuole essere un processo di ricostruzione dal basso di una nuova
stagione di politiche giovanili in Basilicata (che speriamo contamini altre regioni del Sud Italia), oltre che un modo per fare rete tra le
migliaia di “giovani menti” lucane che vivono, studiano e lavorano in Basilicata e quelli che hanno voluto o dovuto emigrare.
Come nasce l’idea del raduno?
Tutto è nato da un collettivo di ragazzi – “Generazione Lucana” – tra i quali ci sono alcuni studenti fuori sede, che un po’ per gioco ma
mossi da una motivazione evidentemente forte, hanno deciso di lanciarsi in questa avventura, con l’impegno che il raduno sia
l’inizio di una serie di tappe da raggiungere nei prossimi anni. In questi mesi di intenso lavoro, il gruppo ha ritenuto indispensabile
incontrare i giovani lucani nei propri centri per capire insieme le problematiche e arricchire il documento programmatico “Impegno per la
Basilicata” che sarà presentato nel corso del raduno e sottoscritto da tutti i partecipanti, politici e rappresentanti delle istituzioni.
La Basilicata è una regione per Giovani?
Queste la domanda che il team di Generazione lucana ha posto a tutti i giovani under 40 incontrati nella prima parte del tour di preparazione al raduno – 21 paesi raggiunti dialogando con quasi 200 giovani lucani che sognano di restare in Basilicata o che già si impegnano per animare il loro comune con tutte le difficoltà che a vario titolo incontrano. Si chiedono nuovi centri di aggregazione giovanili, dove i giovani possano esprimere i loro talenti e allenare le skills trasversali che non possono migliorare andando a scuola o all’università. Si chiedono programmi dedicati per creare animazione culturale sui territori e per accompagnare i ragazzi a fare esperienze di crescita all’estero. Tutto questo è stato inserito nel documento programmatico che sarà fatto firmare nei prossimi mesi, a partire dal raduno, a tutti gli attori coinvolti, sia essi decisori politici e istituzioni regionali, sia amministratori dei 131 comuni lucani, sia gli stessi giovani che vogliono essere cittadini più attivi, per migliorare la condizione socio-culturale e lavorativa della “Generazione lucana”, consapevoli delle complessità di questo momento storico.
Cosa faremo al raduno?
Il programma del raduno – disponibile sul sito www.generazionelucana.it – è ricco di momenti formativi e di scambio
tra i ragazzi. Si parte con la presentazione dei lavori la mattina di sabato 28 luglio, in cui si presenteranno i dati raccolti dai giovani lucani che hanno contribuito a iniziare questo percorso e si condivideranno alcune visioni della Basilicata che vogliamo, grazie all’attore lucano Giuseppe Ranoia che racconterà ai ragazzi la “Basilicata 2019 – 2029, visioni dal futuro e azioni nel presente”. Nel pomeriggio, 8 isole tematiche facilitate da altrettanti esperti provenienti dalla Basilicata e da altre regioni d’Italia, per formare
i ragazzi sull’orientamento al lavoro, all’autoimpiego e all’impresa, alla gestione dei Beni Comuni, alle opportunità messe in campo
dall’Europa, al mondo dell’associazionismo e al mondo dell’amministrazione pubblica (maggiori dettagli su
www.generazionelucana.it/i-tavoli-tematici). Per finire una live performance del gruppo “Kalura Meridionalismo”, che ci farà riflettere
sulle vicende storiche della Basilicata.
Domenica 29 sarà dedicata alle politiche giovanili, per spiegare cosa sono veramente e perché possono essere il miglior investimento per un territorio. Francesco Galtieri e Raffaele Vitulli ci accompagneranno in un racconto/analisi delle politiche giovanili in Italia, in Europa
e nel Mondo, per provare a immaginare una nuova stagione per i giovani lucani.
Il pomeriggio sarà presentato il documento “Impegno per la Basilicata”, che avremo completato tutti assieme nei 2 giorni di
raduno, per sottoporlo alla firma pubblica “collettiva” da parte di tutti i partecipanti. Il documento sarà promosso nei prossimi mesi sul
territorio lucano perché le richieste dei giovani vengano accolte e ragionate assieme a tutti gli attori della regione, per trasformare la
Basilicata in una terra per giovani.
Chi ha contribuito al raduno?
Ci preme ringraziare tutti i giovani che con non poche difficoltà hanno permesso l’inizio di questa avventura, dividendosi tra esami
universitari e lavoro, per far si che il raduno potesse realizzarsi. Tanto impegno e tanto spirito resiliente hanno fatto sì che, con
pochissimi soldi e senza una struttura organizzativa alle spalle, si sia riusciti ad arrivare fino a qui. I ringraziamenti particolari vanno al Comune di Miglionico che ha creduto nell’iniziativa, all’Associazione Vox Populi di Grassano, alla
Pro-loco di Miglionico, alla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e al Centro Europe Direct di Matera (Materahub) e al CSV Basilicata, alla
protezione civile Gruppo Lucano che hanno supportato da subito i ragazzi perché tutto potesse riuscire al meglio.
Ci vediamo a Miglionico
Si sono già iscritti al raduno oltre 131 partecipanti, provenienti da moltissime parti della Basilicata: c’è ancora tempo per decidere di
esserci e di dare un contributo attivo a questo percorso di rigenerazione! Le iscrizioni sono ancora aperte sul nostro sito
www.generazionelucana.it