Il materano Egidio Tamburrino, presidente dell’Associazione Culturale e Scientifica “Loco Ardito”, esprime alcune riflessioni sulla nuova giunta frutto del rimpasto che ha portato il centrosinistra a sostenere il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri pur avendo perso le elezioni comunali del 2015. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Egidio Tamburrino: “I senza vergogna”
Da studente universitario a Napoli, per impinguare le rimesse mensili dei miei genitori, con alcuni colleghi ci improvvisammo musicisti e demmo vita ad un complesso musicale, oggi la chiamerebbero “band”. Non conoscevamo la musica, conoscevamo invece i così detti “accordi” dei vari strumenti carpiti agli amici che, più fortunati di noi, avevano avuto la possibilità di studiare la musica.
Non eravamo un gran che, suonavamo nei pomeriggi danzanti nei locali del lungomare di Via Caracciolo in attesa che si esibissero i grandi big della musica leggera italiana dell’epoca: Fred Bongusto, Peppino di Capri, Bruno Martino e via andare.
Per restare in pace con la nostra coscienza a motivo del nostro scarso valore artistico, denominammo il nostro complesso, tutti d’accordo, “I Senza vergogna” e questo titolo lo ostentavamo in ogni occasione quasi a volerci prendere beffa di noi stessi. Diciamolo pure: una dichiarazione spontanea di colpevolezza per il continuo oltraggio che perpetravamo, nel corso delle nostre esibizioni, nei confronti del pentagramma musicale. Una goliardata, insomma, ma ci stava tutta per l’età che avevamo e per l’arte di arrangiarsi insito in tutti noi Italiani.
Tanto tempo è passato. Terminati gli studi abbiamo messo da parte gli strumenti e la vergogna con la quale li avevamo vilipesi nel corso delle nostre esibizioni, ed abbiamo avviato le nostre attività lavorative con dedizione, serietà e senza vergogna ma questa volta la goliardia non c’entra.
Ho voluto evocare questo mio lontano vissuto non perché, ritengo, possa interessare alcuno ma perché nella mia amata città ho constatato che è presente una altra formazione che potrebbe fregiarsi dello stesso titolo “I senza vergogna” con la precisazione, però, che anche questa volta la goliardia non c’entra. E chi sono costoro. Sono in gran parte coloro che siedono sugli scranni comunali che nel corso della campagna elettorale dalla quale sono stati gratificati, hanno vestito la casacca politica di partiti politici, o di movimenti civici che hanno dato vita agli schieramenti in competizione.
Come in tutte le competizioni ci sono stati vinti e vincitori e mi sarei aspettato che i secondi avrebbero governato ed i primi avrebbero avuto il compito, non meno importante del primo, di controllare la azione di governo.
No, mi sono sbagliato. Abbiamo assistito in realtà ad una transumanza politica bidirezionale di guisa che i vinti sono passati dalla parte dei vincitori ed i vincitori sono passati dalla parte dei vinti.
Questo ovviamente con grande disorientamento della opinione pubblica che, all’indomani del risultato elettorale, aveva salutato con piacere il cambiamento anche perché guidato da un primo cittadino dalla caratura morale e culturale di altissimo valore. Ed è la stessa opinione pubblica che si chiede se questo deve essere l’esempio di una città che si candida divenire la capitale della Cultura europea per l’anno 2019, deve offrire a chi la osserva. Mi chiedo, che senso ha parlare di cultura se non siamo capaci di ispirarci a questa nelle nostre azioni quotidiane di uomini, cittadini, amministratori pubblici e privati. Ebbene non ha senso. In questo caso la cultura è come un bel vestito indossato da chi è sporco sotto e vuole mimetizzarsi per mostrarsi quello che non è. E qui la sporcizia fisica non centra. Un pò come noi quando, da studenti universitari, suonavamo senza conoscere la musica che, tra l’altro, è una delle splendide forme con la quale la cultura si esprime. Noi e coloro che si sono resi responsabili di quanto è accaduto in seno alla Amministrazione comunale di Matera siamo accomunati dallo stesso nome: “I senza vergogna” solo che per loro la goliardia non c’entra.
Nella foto la nuova giunta che sostiene il sindaco De Ruggieri (foto www.SassiLive.it)