Il 5 dicembre scorso la Curia Arcivescovile di Matera-Irsina pubblicava una gara di appalto con procedura aperta per l’affidamento dei lavori di ultimazione del percorso turistico della Cattedrale di Matera con il restauro e la fruizione del campanile. La gara è stata aggiudicata dall’impresa Edil.Co., la stessa che ha eseguito i lavori di pavimentazione delle principali strade del centro storico cittadino tra cui via del Corso e via delle Beccherie.
Il cantiere è stato aperto martedì 24 luglio e i lavori, che saranno completati tra un anno, riguardano la ristrutturazione del campanile della Cattedrale di Matera, le ripuliture delle superfici, alcuni adeguamenti strutturali e la fruizione del campanile tramite ascensore. La notizia, che non è stata comunicata ufficialmente dalla Curia, è diventata comunque virale grazie ad un post su facebook e ovviamente ha scatenato subito un dibattito sull’opportunità di inserire un ascensore di 17 metri, dal piano terra fino alla prima balconata, che consentirà anche ai cittadini diversamente abili di poter ammirare il panorama dei Sassi e della Murgia materana, per proseguire poi fino a raggiungere il tetto della Cattedrale e della Curia. Immediata la reazione dell’ambientalista materano Pio Acito: “Siamo di fronte ad alterazioni irreversibili che alterano l’anima dei luoghi”. Il dibattito è aperto.
Michele Capolupo
Nella foto il progetto per l’inserimento dell’ascensore nel campanile della cattedrale di Matera e il Duomo
Acito per il momento altera solo le nostre anime. Sentenzia su tutto senza averne alcun titolo.