Un mix di musica e divertimento nella corte dell’ex ospedale San Rocco con il Concerto “Quel buffo di Rossini” che ha coinvolto il basso buffo Domenico Colaianni, l’attore Mauro Lamantia, il violino di Riccardo Zamuner e l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Orazio Sciortino. Questi gli ingredienti del nuovo appuntamento della rassegna Matera in Musica. Un viaggio tra musica e ironia con i dispettosi e capricciosi felini, dal “Duetto dei gatti” di Rossini a “La Gattomachia” di Sciortino, inserito nel Progetto Rossini 1868/2018, in collaborazione con il Festival della Valle d’Itria e il patrocinio della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata.
Particolarmente atteso dal pubblico il basso buffo Domenico Colaianni. Interprete carismatico e amatissimo dal pubblico italiano, Colaianni ha calcato il palcoscenico dei più importanti teatri italiani dal Teatro alla Scala di Milano all’Opera di Roma ed è diventata una presenza costante al Festival della Valle D’Itria. A lui è affidata tutta la seconda parte del concerto per l’interpretazione delle pagine rossiniane e donizettiane.
Il concerto che ha previsto brani dedicati ai gatti, tra cui il “Duetto dei gatti” di Gioachino Rossini, la celebre composizione buffa del grande compositore italiano, noto per la sua innovazione musicale e la bellezza dei suoi componimenti.
Il brano, pubblicato nel 1825, mima in maniera buffa e ironica il dialogo tra due gatti. Un capolavoro di allegria nato in una notte in cui Rossini sentì due gatti miagolare sui tetti, occasione che portò alla creazione del singolare duetto in re minore per due voci femminili accompagnate dal pianoforte, ma interpretato anche da uomini.
Il “Duetto di due gatti” è una delle composizioni buffe più amate dagli ascoltatori di musica classica che stimola il sorriso dello spettatore mentre gli interpreti cantano, seguendo le indicazioni dello spartito, e imitando l’atteggiamento dei gatti in un incessante miagolare, che non risulta mai noioso o ripetitivo. I due gatti si amano, litigano e si riconciliano tra suoni dolci e soffi.
Eseguita anche La Gattomachia, una favola musicale scritta dallo stesso Orazio Sciortino e narrata da Maurizio Lamantia, basata su La Gatomaquia di Lope de Vega, un componimento burlesco del 1634 che vede come protagonisti dei simpatici felini, sulla falsa riga dei poemi epici e cavallereschi più famosi, come l’Iliade di Omero e la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso.
Di seguito il programma completo della serata
Un mot à Paganini (versione per violino e orchestra di Orazio Sciortino), di Gioachino Rossini
La Gattomachia di Orazio Sciortino, una favola musicale per narratore, violino concertante e archi con testo di Orazio Sciortino da La Gatomaquia di Lope de Vega
Duetto dei gatti di Gioachino Rossini con L’Italiana in Algeri Sinfonia, La gazzetta “Co’ ‘sta grazia e ‘sta portata”, Il viaggio a Reims “Medaglie incomparabili” e La Cenerentola “Sia qualunque delle figlie”.
La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)