Antonio Materdomini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Matera, esprime alcune riflessioni politiche dopo la seduta del Consiglio Comunale di Matera che ha sancito l’insediamento del Governissimo composto in prevalenza da rappresentanti del PD. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La seduta del consiglio comunale di ieri ha visto consumarsi la difesa a oltranza del sindaco De Ruggieri, messo sotto pressione anche dalla nutrita presenza dei numerosi materani accorsi a manifestare quel malcontento che si è radicato in modo drammatico in città.
È stata presentata una giunta col marchio del PD sulla maggioranza degli assessorati, senza che ci sia stato il minimo accenno ai programmi e ai progetti di cui la città ha estremo bisogno. C’è stato un chiaro scambio autoreferenziale tra la concessione di poltrone al PD e l’appoggio al sindaco a perseguire in maniera ostinata la sua ambizione di cavalcare il palcoscenico di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Una denuncia che continuiamo a reiterare da ormai troppo tempo. Ravvisiamo nel discorso evasivo del sindaco la mancanza assoluta di rispetto verso la città e assistiamo sconcertati al ribaltamento della volontà popolare espressa col voto alle ultime elezioni comunali. La città è inchiodata dal primo giorno di insediamento di De Ruggieri in un limbo privo di alcuna visione e strategia politica e programmatica.
Restano irrisolti gli enormi problemi inerenti la discarica de La Martella, con tanto di indignazione e abbandono del consulente ing.Boeri causa “mancanza di strumenti per lavorare” e considerazione dell’amministrazione. Si concedono proroghe su una vastissima parte dei servizi pubblici, come quelle sulla gestione degli impianti sportivi dove non si sono neanche immaginati lontanamente i bandi. Gli affidamenti diretti sono uno strumento ampiamente abusato che impedisce concorrenza e stimolo a migliorare i servizi, come ad esempio la gestione dei rifiuti e del verde pubblico. Un modo di procedere che potrebbe portare alla creazione di sistemi clientelari penalizzando aziende virtuose a favore dei soliti noti e che restituisce scarsa qualità dei servizi e costi esorbitanti ai cittadini. La mancanza di comunicazione con la comunità ha portato allo stallo del cantiere del quartiere Lanera, non avendo considerato minimamente la definizione di un progetto che tutelasse gli alberi di pino che caratterizzano quella zona e per i quali abbiamo attenzionato l’intero consiglio. Siamo reduci dall’ increscioso incidente che ha visto una turista ferita da un’auto in pieno centro in via delle Beccherie, episodio tristemente annunciato visto che manca una strategia totale della gestione del traffico e della chiusura delle vie del centro storico a mezzi di qualsiasi portata.
E per ultimo siamo balzati alle cronache nazionali per le inchieste sulla sanità lucana che vedono come protagonista Marcello Pittella, noto esponente di quel PD che oggi è seduto sui banchi della maggioranza.
In questo scenario apocalittico, il sindaco offre una narrazione fuori luogo della realtà, richiamando compulsivamente responsabilità e governabilità, di cui purtroppo non si è visto mai neanche un misero accenno. Il 2019 è alle porte ma lo spettacolo è quanto mai grottesco e avvilente. La situazione attuale, di fatto, risulta ingessata e senza alcun segnale di miglioramento per Matera, città ostaggio di un sindaco e di una ribaltata maggioranza, rispetto a quanto scelto dai materani tre anni fa. Il M5S chiede ancora una volta le dimissioni al sindaco De Ruggieri, in un ultimo sussulto di dignità, prendendo atto della sua disastrosa gestione amministrativa. Un sindaco che si è consegnato al centrosinistra che dichiarava di voler “abbattere” ma che, oggi, considera un male necessario per poter indossare la fascia tricolore nel corso del 2019.
Nella fotogallery l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Matera (foto www.SassiLive.it)
Sasso è stato più preciso dicendo che De Ruggieri è ostaggio di Muscaridola. Questo ultimo ha comperato l’attack ed ha spalmato la sedia del sindaco e lo ha incollato poi gli rinnova la fascia tricolore come si fa con la camicia