Si è concluso domenica 29 luglio a Miglionico il primo raduno informale dei giovani lucani, con il momento solenne della firma di un documento programmatico per rendere la Basilicata una terra più a misura di giovani.
Oltre 100 giovani provenienti da tutte le aree della regione, che si sono riuniti per discutere di politiche giovanili, orientamento all’imprenditorialità, di associazionismo e della creazione di progetti di valorizzazione dei Beni Comuni. Si è parlato delle opportunità messe in campo dall’Europa per i giovani, di metodologie innovative per cercare lavoro in Italia e all’estero e si è discusso di cosa potrebbe essere la Basilicata dopo il 2020.
Un momento indimenticabile e unico nel suo genere, che sicuramente si riproporrà ogni anno per i prossimi anni, per rispondere al grande bisogno espresso dai giovani lucani di incontrarsi e non sentirsi più isolati.
Cosa è stato il raduno?
E’ impossibile raccontare in poche righe i momenti intensi e costruttivi che abbiamo vissuto assieme ai giovani di Generazione Lucana, il collettivo informale che nei prossimi mesi vuole continuare il lavoro di rete e ascolto dei giovani lucani in sede e fuori sede, per giungere a una serie di progetti condivisi e partecipati da attuare per una nuova stagione di politiche giovanili in Basilicata.
Il raduno ha rappresentato un modo nuovo per coinvolgere la politica e tutti gli attori coinvolti nel renderli consapevoli delle enormi difficoltà che vivono le nuove generazioni lucane, che si sentono tradite e sfiduciate e che non riescono a comprendere in che modo possono restare o tornare in Basilicata.
L’assenza di animazione culturale e creativa sui territori, la mancanza di centri aggregativi nei Comuni lucani, l’assenza di meritocrazia, la resistenza al cambiamento da parte delle vecchie generazioni, l’assenza di una classe amministrativa della regione disponibile, propositiva e attenta all’ascolto oltre che una forte propensione all’individualismo e all’apparire di pochi, ha distrutto le opportunità di crescita e ha favorito un atteggiamento sfiduciato e passivo dei ragazzi.
Hanno responsabilità in questo anche gli attori preposti a fare orientamento al lavoro e allo studio e una scarsa politica aggregativa e propositiva che potrebbe evitare in gran parte l’emorraggia giovanile lucana.
Quali sono le proposte emerse?
Dal raduno sono emerse tantissime proposte e progettualità che potrebbero dar sfogo alla creatività e all’attivismo giovanile lucano. Serve attivare una nuova stagione di politiche giovanili in Basilicata, recuperando quanto di meglio ha fatto la regione nel primo decennio degli anni 2000 e seguendo le linee programmatiche della nuova “Strategia Europea per la Gioventù 2019-2027”, che raccomanda di concentrarsi sul coinvolgimento maggiore dei giovani nella vita amministrativa e politica dei territori, che finanzierà azioni di “animazione socioeducativa” nei Paesi partner, attraverso attività sociali, culturali, educative, sportive e che avvicinino i giovani alla politica e all’arte di amministrare.
Serve formare i giovani a migliorare le loro abilità cosiddette “trasversali”, per aiutarli a essere più resilienti, a pensare in maniera differente, a fare rete e a creare progetti innovativi e sostenibili.
I prossimi passi?
A partire da settembre i giovani di Generazione Lucana si prefiggono di:
– far firmare l’“Impegno per la Basilicata” a tutti gli attori coinvolti (giovani, decisori politici, imprese Università, scuole…), per rendere consapevole la regione di cosa serve mettere in campo per valorizzare davvero le giovani menti lucane in sede e fuori sede, senza che tutto ciò si fermi a meri slogan o a politiche poco efficaci; anche se è già possibile firmare online il documento sul sito: www.generazionelucana.it
– allargare la rete di “Generazione Lucana”, coinvolgendo giovani attivisti e innovatori, in sede e fuori sede, a cui stanno a cuore progetti a forte impatto sociale sul nostro territorio;
– proporre una revisione della legge regionale n.29 del 7 agosto 2002 (già leggere n.11 del 22 feb 2000) in materia di politiche giovanili e ri-definizione dei capitoli di investimento sulle politiche giovanili di concerto con la Regione e i Comuni della Basilicata, per il triennio 2018-2020;
– reperire risorse aggiuntive attraverso la creazione di progetti pilota (candidature a bandi, coinvolgimento di fondazioni che operano per l’innovazione socio-culturale, coinvolgimento di sponsor privati, etc.);
– creare una piattaforma di progettazione condivisa su cui i giovani lucani potranno presentare progetti di utilità sociale e su cui investire;
I ringraziamenti
La buona riuscita del primo raduno informale dei giovani lucani ha visto coinvolte tantissime realtà che hanno voluto essere partecipi all’inizio di un nuovo processo di innovazione sociale per la Basilicata.
In primis il Comune di Miglionico, nella persona del sindaco Angelo Buono e tutta la sua squadra, per aver concesso il patrocinio gratuito, l’utilizzo della location e fatti carico del piano di sicurezza. E quindi anche la stazione dei vigili urbani e dei carabinieri di Miglionico. La Fondazione Matera Basilicata 2019, per l’aiuto economico (qui nascerà una sezione di trasparenza sul sito di generazione lucana).
L’associazione Frequenze Mediterranee e i ragazzi di Vox Populi.La proloco di Miglionico per aver fornito l’aiuto materiale sul posto. L’Unpli Basilicata,con il suo Presidente e Vice presidente, Rocco Franciosa e Rocco Delicio, per averci concesso il patrocinio morale dell’evento. Il Linea Gotica di Ferrandina e la Macelleria del Basento, per la parte del ristoro. La protezione civile “gruppo lucano” per l’aiuto logistico in loco. L’azienda Universosud e il comincenter. Materahub e il Centro Europe Direct di Matera. Il Csv Basilicata. L’associazione B-Link per aver portato una rappresentanza straniera durante il raduno. La Double D service di Donato Liccese e i ragazzi di Radioactivity di Grassano per il service e la messa in onda dell’intero evento. Un ringraziamento particolare anche alla cittadinanza di Miglionico per l’accoglienza e l’ospitalità offerta a tutti i giovani lucani.