Antonio Padula, in rappresentanza dei soci della “Teatro E.R. Duni a r.l.” sotto riportati ha inviato una lettera al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri per ribadire la volontà dei soci interessati alla vendita del Teatro Duni di Matera e per affermare i pieni poteri del liquidatore Carmelino Scalise.
Oggetto: riscontro ad articoli intitolati “Teatro Duni di Matera, Carnovale (Navona Srl) chiede al Ministro Lezzi di aprire un tavolo di lavoro” e “Teatro Duni di Matera, Carnovale (Navona Srl) chiede alle istituzioni di rispettare le decisioni della Magistratura” pubblicati sul sito sassilive.it in data 12 luglio 2018 ed in data 27 luglio 2018 su richiesta del Sig. Giovanni Carnovale, per conto della società Navona Srl
I sottoscritti Antonio Andrisani, Maria Teresa Andrisani, Grazia Maria Mutidieri, Antonio Padula, Lorenzo Padula, Francesco Paolo Padula, Paolo Mauro Padula, Raffaele Padula, Rita Padula, Nicola Duni, Rosa Casalino, Giuseppe Crapulli, Raffaella Duni, Anna Maria Duni, tutti titolari di quote in partecipazione della società in liquidazione volontaria “Teatro E.R. Duni a r.l.” P.IVA 00335930772 – Cod. fiscale 80002210773, con sede in Matera alla Via Roma, per un valore complessivo pari al 62,29% del capitale sociale, in relazione agli articoli pubblicati nei giorni scorsi su richiesta del Sig. Giovanni Carnovale, per conto della società Navona Srl, con la presente confermano l’assoluta legittimità delle trattative in essere tra il Comune di Matera, in persona del Sindaco Dott. De Ruggieri, e il rag. Scalise Carmelino, nella sua qualità di liquidatore pienamente in carica della società Teatro E. Duni Srl e con pieni poteri di vendita della struttura teatrale-cinematografica. Ciò sulla base di atti e delibere adottate dall’assemblea dei soci.
La vendita della struttura all’Ente Comunale corrisponde alla precisa volontà già manifestata dalla maggioranza dei soci a differenza di quanto infondatamente dichiarato dal Sig. Carnovale Giovanni, in qualità di l.r.p.t. della società Navona Srl, titolare della minuscola quota di partecipazione pari al 0,39% della società Teatro Duni s.r.l. e che dunque non ha alcun titolo per arrogarsi quale portavoce della proprietà, tanto meno altri soci hanno conferito allo stesso specifiche deleghe.
La condotta posta in essere dal Sig. Carnovale Giovanni sembrerebbe corrispondere solo agli interessi personali del prefato personaggio e non a quella della compagine sociale. Quest’ultima, nella sua maggioranza, ha ribadito la volontà di cedere la proprietà della prefata struttura e giammai di procedere ad una ristrutturazione della medesima, ipotesi che esiste solo nella visionaria opinione del Carnovale che pur conscio della bontà dell’accordo raggiunto per entrambe le parti, evidentemente non ne trova piena soddisfazione e quindi sta ponendo in essere una condotta strumentale ed irragionevole rispetto alla quale i sottoscritti soci si riservano di adire le competenti Autorità Giudiziarie a tutela degli stessi e della società.
Matera 31 luglio 2018