Il presidente dell’Assemblea interviene in relazione a prese di posizione e articoli di stampa che, con riferimento al testo di legge in discussione, attribuiscono una responsabilità al Consiglio regionale su ipotetici ritardi nella sua approvazione
“Il testo del ddl approvato dalla Giunta relativo alle norme sui rifiuti in attuazione della parte IV del Dlgs n. 152/2006 è pervenuto in terza Commissione consiliare permanente in data 23/12/2016. Lo stesso è stato successivamente oggetto di esame in 19 sedute, a partire da 27/12/2016 sino al 9/5/2018, data di approvazione. A seguito di numerose audizioni con tutti i soggetti interessati ( associazioni e istituzioni) ed a seguito dell’audizione dello stesso assessore Pietrantuono, la Commissione con nota dell’8/9/2017 ha chiesto formalmente all’assessorato ‘la verifica dell’eventuale possibilità dell’introduzione, nell’ambito dei criteri per l’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti, del Fattore di Pressione’. A seguito di tale nota e degli emendamenti presentati in Commissione, lo stesso assessorato ha successivamente presentato (ultima trasmissione 8/5/2018) significative proposte di modifica al testo originario. Si è così di fatto riscritto proprio in Commissione l’articolato in esame, introducendo peraltro elementi fondamentali di tutela del territorio e della salute. Tutti gli atti sono disponibili presso la segreteria della terza Commissione”.
E’ quanto precisa il presidente dell’Assemblea, Vito Santarsiero, in relazione a prese di posizione e articoli di stampa che, con riferimento al testo di legge in discussione sui rifiuti, attribuiscono una responsabilità al Consiglio Regionale su ipotetici ritardi nella sua approvazione, lasciando anche ipotizzare la tutela di interessi illegittimi.
“Successivamente alla approvazione tecnica in terza Commissione – continua – la proposta di legge è pervenuta per la competenza di tipo finanziario in seconda Commissione consiliare permanente in data 4 giugno 2018, ed è stata esaminata già in data 7 giugno 2018. Dall’esame è emersa la necessità di integrare e modificare la norma finanziaria al fine della corretta copertura finanziaria del provvedimento legislativo. Conseguentemente, in data 23 luglio 2018, l’assessorato all’ambiente ha fatto pervenire il necessario emendamento con le schede riguardanti la relazione tecnico finanziaria. Lo stesso giorno ed il successivo, 24 luglio 2018, la struttura tecnica di missione del Consiglio regionale preposta all’esame della copertura finanziaria dei progetti di legge, ha esaminato il disegno di legge, ravvisando la necessità di approfondire gli aspetti legati all’emendamento proposto alla norma finanziaria ed alla relazione tecnico finanziaria, in quanto necessitante di adeguate risorse non previste nel ddl. In data 31 luglio la struttura di missione, dopo aver interloquito per le vie brevi con l’assessorato all’ambiente, ha espresso il parere ufficiale esplicitando la necessità di garantire le adeguate coperture finanziarie al ddl. Anche in tal caso tutti gli atti sono disponibili presso la segreteria della seconda Commissione”.
“Da quanto sopra appare pertanto evidente – conclude il presidente Vito Santarsiero – come il Consiglio regionale nella sua interezza, organi politici ed uffici, ha seguito con il massimo scrupolo l’iter del disegno di legge sui rifiuti e che lo stesso assessorato ha sempre interloquito e collaborato con gli uffici del Consiglio per superare le criticità esistenti. È appena, altresì, il caso di evidenziare che le risorse necessarie per garantire la copertura finanziaria del provvedimento, non prevista nel testo presentato, devono essere reperite nell’ambito del bilancio regionale. Ci appaiono quindi avventate le affermazioni fatte, e, laddove si ritenga che lobby del settore ‘starebbero facendo sentire il fiato sul collo alla politica’ o, di più, si fosse a conoscenza di specifiche situazioni di tutela di lobby o altro ancora, chiediamo che il tutto venga con prontezza innanzitutto denunciato agli organi competenti e portato altresì a conoscenza del Consiglio regionale”.