Si è svolta in mattinata a Roma davanti alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, l’audizione informale di ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari), convocata nell’ambito degli incontri per una ricognizione sulla situazione del settore agroalimentare e della pesca, hanno partecipato ai lavori: il Presidente di ANBI Francesco Vincenzi che ha esposto un quadro generale sulla situazione dello stato dei Consorzi di Bonifica Italiani, ed il Direttore generale ANBI, Massimo Gargano, che invece è entrato più nello specifico della problematica dei Consorzi, anche perché sollecitato dalle numerose domande che gli sono state poste dai componenti della Commissione.
Il problema vero è la politica, ha esordito così, il Direttore Generale Gargano, evidenziando che anche per quanto riguarda i consorzi di bonifica si è in presenza di due realtà distinte e antitetiche per funzionamento ed organizzazione. L’Italia settentrionale con dei Consorzi che funzionano e riescono a svolgere il proprio ruolo raggiungendo gli obbiettivi fissati ed una Italia Meridionale e nello specifico le Regioni Sicilia, Puglia, Basilicata e Campania che a causa di continui commissariamenti, con nomine politiche regionali, hanno di fatto trascinato i Consorzi in una situazione disastrosa sia dal punto di vista economico gestionale ma soprattutto per quanto riguarda il mancato servizio erogato.
Questo, infine, per il Portavoce Lucano del Movimento 5 stelle Luciano Cillis, non è altro che l’ultimo caso in termini temporali di “eredità” disastrate che questo nuovo governo ha ereditato dalle passate gestioni politiche. Anche qui si dovrà intervenire in modo rapido ed incisivo con il coinvolgimento di tutti gli attori affinché si possa sbloccare una situazione, che in particolar modo per gli operatori agricoli deve finire al più presto visto che sono diventate le vittime sacrificali del malfunzionamento dei Consorzi di Bonifica Meridionali.