Solo il protagonismo diretto del civismo autentico di soggetti e comitati che in quanto ad impegno civico non hanno più nulla da dimostrare può far uscire il centrodestra e con esso il progetto di cambiamento della Regione dalle secche in cui si trova da troppo tempo.
E’ quanto sostiene il Csail in una nota del portavoce Filippo Massaro.
Senza mutare dai Cinquestelle metodi di consultazione che hanno ben poco di trasparente e democratico, l’insieme di sigle che dall’inizio di questa legislatura hanno costituito l’autentico baluardo di opposizione al centrosinistra a differenza di chi invece – dice Massaro – l’opposizione l’ha fatta esclusivamente dai banchi del Consiglio, rappresenta lo strumento credibile per garantire la più ampia consultazione popolare per scrivere, prima di tutto, le proposte di crescita, sviluppo, lavoro. Anche il metodo ha bisogno di una svolta netta: basta con i tavoli nel chiuso delle sedi di partito e magari con un paio di sedie concesse ai rappresentanti di comitati ed organismi. Si deve passare agli incontri pubblici sui territori per costruire dal basso il programma alternativo al centrosinistra e a quello populistico del M5S perché è troppo riduttivo ritenere sufficiente, come qualcuno ha fatto, affermare tutto il contrario del centrosinistra.
Nel chiarire che non c’è in piedi e né ci sarà in futuro alcuna ipotesi di candidatura personale ma piuttosto la volontà di mettere al servizio del progetto esperienza ed impegno, Massaro ritiene che prima di invocare le primarie per la scelta del Governatore della coalizione di centrodestra si devono concordare e condividere le regole proprio per evitare di ripetere la farsa dei 5S con il voto affidato ad un sistema informatico ben diretto e controllato.
Per il portavoce del Csail non va sprecata l’opportunità offerta ai cittadini lucani dalle vicine elezioni regionali di mettere fine, definitivamente, ad un sistema di potere che ha aiutato gli amici, ha accresciuto il disagio sociale, ha allontanato i nostri giovani dai nostri paesi, ha danneggiato la piccola imprenditoria di ogni settore.
C’è bisogno pertanto di uomini e donne di buona volontà che non hanno nulla da chiedere per sé ma che vogliono farlo per gli altri.
Ago 01