Tradizione rispettata. Il 1° agosto a Matera non può mancare un piatto di crapiata e un bicchiere di vino e chi vuole rivivere le antiche tradizioni sceglie la Sagra della crapiata organizzata da Ninuccio Festa in via Fiorentini, vicino la chiesetta di Sant’Antonio Abate nel Sasso Barisano di Matera. Dal 1972 la crapiata nei Sassi è una tradizione popolare portata avanti da Nino Festa e dai suoi amici del Sasso Barisano e quest’anno è stata l’associazione Alba a promuovere l’iniziativa. L’evento giunto alla 46^ edizione è quello più longevo tra tutte le iniziative organizzate nella città dei Sassi. Una manifestazione che rinnova l’usanza contadina di far cuocere fave, fagioli borlotti, ceci, cicerchie, lenticchie e grano, un rito che rappresentava una forma di ringraziamento per il raccolto effettuato nelle campagne di una Matera che non c’è più.
Ninuccio Festa insieme ai suoi collaboratori anche quest’anno ha offerto a materani e turisti un piatto di crapiata e un bicchiere di vino per rievocare il rito dei contadini, che nella serata del 1° agosto ringraziavano la Provvidenza per aver garantito una produzione regolare di quanto era stato seminato in precedenza. Unica nota stonata il varco non attivo della zona a traffico limitato, perchè nel giorno feriale dalle 21 si può circolare liberamente all’interno degli antichi rioni. Una capitale europea della cultura come Matera dovrebbe puntare ad una zona a traffico limitato h24 ed invece deve fare i conti con un traffico notturno che non depone a favore di una città a vocazione turistica.
Michele Capolupo
La fotogallery della crapiata di Ninuccio Festa (foto www.SassiLive.it)