Cristina Longo, scrittrice e giornalista lucana, ha voluto raccontare la storia di un giovane eroe che, come un soffio di vento, ha alimentato le nostre vite per sempre.
Un libro per ricordare Antonio Maglio, suo concittadino di Montalbano Jonico, un ragazzo che ha lottato dolcemente e umanamente con quella “sua compagna di vita per un anno” la leucemia.
La prima presentazione del libro, dal titolo “Come un soffio al vento”, edizioni Magister, moderata dal giornalista- Direttore del Metapontino Gianluca Pizzolla, si è svolta a Montalbano Jonico martedi 30 luglio nella Chiesa Madre di Santa Maria dell’Episcopio.
Quella chiesa frequentata da Antonio e la sua famiglia dove il suo parroco Don Pasquale Ditraranto che conosceva molto bene Antonio, lo ha voluto ricordare parlando della sua forza d’animo, del suo coraggio del suo percorso d’amore.
Presente anche Monsignor Pierdomenico Di Candia (Vicario generale della Diocesi di Matera-Irsina) che ha rimarcato anche il senso della serata, intensa di emozioni e commozione, un occasione per riflettere sul senso della vita.
Si sono susseguiti gli interventi del vice Sindaco Giuseppe Di Sanzo e l’assessore alla cultura Ines Nesi, che nel suo intervento ha voluto ricordare Antonio con una lacrima ma anche con un sorriso che inorgoglisce la collettività cui lo stesso ha fatto parte.
Il ragazzo dai grandi occhi buoni che, come un soffio al vento, è volato via da questa vita lasciando un vuoto incolmabile, ma che grazie al suo esempio di esistenza, un messaggio di altruismo e impegno che nessuno mai potrà dimenticare.
La Famiglia Maglio ha voluto fortemente sin dal primo momento che l’autrice lo ha proposto alla stessa, raccontare Antonio, quel messaggio di forza, la grinta l’amore e la fede con cui Antonio ha affrontato il suo percorso sia un esempio per tutti noi nell’affrontare la quotidianità dei nostri cuori.
Tanti gli amici ma anche semplici conoscenti che hanno voluto onorare con la loro presenza una serata ricca di emozioni contrapposte, dimostrando il sincero affetto nutrito per un ragazzo speciale.
Un libro dove anche dai dolori si può insegnare e imparare un lavoro editoriale scritto non solo per se stessi ma per un fine solidale, l’incasso del libro sarà devoluto alla Casa AIL di Bari, casa che ha ospitato Antonio nei giorni di cura.