C’è anche un materano nel trionfo di Roberto D’Avanzo, atleta spagnolo che venerdì 27 febbraio ha sfidato il campione in carica spagnolo Narbona Lopeze per il titolo di campionato mondiale di kick boxing, specialità full contact, nella categoria di peso che va da 66,800 Kg a 69,100 Kg, denominata pesi "Super Welter". L’evento è stato promosso dal maestro Donato Milano, che grazie alla giunta Comunale di Gioia Del Colle ha potuto acquisire dalla federazione W.A.K.O. (World Association of Kickboxing Organizations) i diritti d’asta per tale titolo.
Sul ring di Gioia del Colle per il titolo iridano sono saliti Roberto D’Avanzo, già due volte campione europeo, allenato dalla coppia vincente composta dal maestro Donato Milano e dal maestro materano Biagio Tralli e lo spagnolo Narbona Lopez, campione del mondo in carica che aveva già difeso il titolo per tre volte riconfermandosi sempre campione.
Il match più atteso è stato preceduto da incontri promozionali e in tre incontri erano presenti anche gli atleti della Dinamic Center, diretta dal nostro campione del mondo di kickboxing e maestro Biagio Tralli.
Il primo a salire sul ring per la società materana è Artur Petryk nella specialità Low Kick, categoria 71 kg: l’atleta ha dominato il quadrato costringendo l’avversario ad abbandonare alla prima ripresa.
Il secondo match ha visto protagonista anche Giuseppe Di Trani sempre nella specialità Low Kick ma nella categoria 67 Kg: dopo un buon avvio ha chiuso la seconda ripresa e il match per Ko.
L’ultimo della scuderia a combattere è stato Vincenzo Scarnato, specialità full contact 81 Kg: l’atleta parte un pò contratto ma ripresa dopo ripresa cresce e grazie ai cartellini dei giudici porta a casa la Coppa.
Poi arriva il match più atteso: D’Avanzo e Narbona Lopez salgono sul ring davanti a duemila cinqucento appassionati presenti al palasport.
Il clima è sempre molto caloroso: effetti luminosi, musica e applausi del pubblico, poi i due inni nazionali, quello di Mameli e quello spagnolo.
E quindi il via al match: nella prima ripresa gli atleti si studiano e chiudono in parità, dalla seconda in poi Roberto inizia a calciare ripetutamente mentre l’avversario si chiude ermeticamente cercando di piazzare pochi colpi ma efficaci per metterlo a tappeto. Dalla sesta ripresa in poi Roberto continua a muoversi e a neutralizzare i colpi del suo avversario e a impostare il suo ritmo. Ma alla decima ripresa accade un incidente di percorso, i due atleti si scontrano e urtano la testa: lo spagnolo Narbona Lopez ha la peggio, tagliandosi l’arcata sopraccigliare sinistra, sul ring entra il medico e decreta la fine del macth. I tre giudici si consultano e si passa alla lettura dei cartellini. Il giudice croato segnala 89 punti per D ‘Avanzo e 86 per Narbona, il giudice spagnolo vede il match in parità mentre il giudice italiano indica 90 punti per D’Avanzo e 85 per Narbona. Vince dunque ai punti il gioiese Roberto D’Avanzo, confermando la scuola del Maestro Donato Milano e del Maestro Biagio Tralli ai massimi livelli.
Il Full-contact è la componente più impegnativa delle discipline della kick boxing: è un tipo di combattimento le cui regole, a differenza delle altre due tipologie, prevedono la vittoria per KO tecnico. Il combattimento è a pieno contatto. Il full richiede sacrifici maggiori, una dieta bilanciata e una certa predisposizione. I colpi possono essere portati soltanto al di sopra della cintura e gli incontri di svolgono in un classico ring. Tra le discipline a contatto pieno il full contact è quella più affascinante e bella da vedere, dato che gli avversari non pensano soltanto a “picchiarsi”, ma fanno sfoggio di tecniche di alta scuola, come calci in rotazione, saltati e non, cercando di unire alla potenza dei colpi una perfezione tecnica e una spettacolarità che non è facile di solito riscontrare nelle altre discipline a pieno contatto. Naturalmente la posizione di guardia da tenere in questa disciplina è quella frontale o semifrontale, poiché a un ottima preparazione nelle tecniche di calcio deve accompagnarsi una altrettanto valida preparazione nel pugilato.
La Low Kick è la forma più giovane della kickboxing introdotta nei tornei Wako Come dice il termine stesso Low Kick = Calci Bassi, gli atleti come nel full combattono su di un ring con la regola che i calci possono essere portati anche sia all’interno che all’esterno coscia. Gli atleti come nel full portano calzari, guantoni e paratibie, li differenziano anche l’abbigliamento, calzoni lunghi nel full, corti nella low kick.
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