Grande attenzione e sala gremita a Guardia Perticara, socio aderente dell’associazione culturale Presenza etica, al convegno del 31 luglio 2018 sulla Zona Economica Speciale (ZES), sulle opportunità di sviluppo delle aree interne e periferiche e sulla federazione delle associazioni e di altri organismi sociali e politici. Dopo i saluti del sindaco, Angelo Mastronardi, il prof. Aldo Berlinguer ha soffermato la sua attenzione sui problemi della crisi economica, della disoccupazione, della disuguaglianza, dell’abbandono ed emarginazione delle aree interne, dello spopolamento (il vero grande dramma), delle royalties, dell’ambiente, delle infrastrutture. Vero interprete delle problematiche lucane, ha trattato le diverse questioni con professionalità e competenza. Ha parlato della ZES sottolineandone gli aspetti giuridici, economici e politici ed ha invitato i presenti a non considerarla come la panacea dei problemi della Basilicata ed in modo particolare delle aree interne escluse da questo programma. Meglio la zona franca estesa a tutta la regione. Questa sì che potrebbe offrire risposte adeguate ai bisogni del popolo lucano. Sollecitati dal professore, la domanda che è emersa forte dagli interventi di autorevoli rappresentanti presenti in sala è stata: “Perché la regione non ha preso in considerazione le deliberazioni di quasi tutti i comuni della Basilicata che hanno fatto richiesta dell’istituzione della zona franca?” Domanda alla quale è mancata la risposta. Forse perché era assente l’interlocutore responsabile che avrebbe dovuto prendersi carico della problematica. Alle riflessioni dei presenti Berlinguer ha dato risposte chiare ed esaustive, gradite ed apprezzate da tutti i partecipanti convenuti dalle varie aree dellaBasilicata.
Grande rilievo ha avuto la seconda tematica: “Federarsi, perché?” Unanime la decisione di costruire un percorso comune che abbia come traguardo le grandi sfide della Basilicata. Dopo un periodo di incubazione di alcuni mesi, la federazione di un gruppo di associazioni è diventata realtà. Presenza etica con il Movimento Zona franca appulo-lucana e le associazioni Fisco e territorio e S.U.D. Solidaroetà Unità e Decoro ormai fanno parte di un unico incubatore culturale che prende il nome di “Azione Lucania”. L’idea di una federazione è nata dalla constatazione che vivere nella complessità della società contemporanea richiede, per la soluzione dei problemi, l’intervento di più competenze settoriali, dell’intelligenza collettiva e di quella collaborativa e che nella modernità liquida è pericoloso avventurarsi da soli sui terreni scivolosi. È preferibile tenersi per mano per raggiungere i traguardi stabiliti. Nessuna associazione, se ha tra le sue finalità obiettivi ambiziosi, da sola potrà arrivare a destinazione. Le associazioni, altri organismi, soggetti politici di provata esperienza maturata sul campo, professionisti di vari settori devono assumersi la responsabilità, in questo momento delicato della vita politica regionale, nazionale ed europea, di supplire alle manchevolezze dei partiti, sempre più in crisi irreversibile ed in calo di prestigio (secondo la rete di ricercatori Demos, ricerca del 2017, la fiducia provata dagli Italiani nei confronti dei partiti è quasi vicina allo zero). Sono state anche individuate le cause. I partiti politici non esprimono più la cultura della mediazione, trait d’union tra i cittadini e i governanti. Non influenzano più le decisioni pubbliche, che vengono prese sempre più in ristrette oligarchie. Non svolgono più alcuna funzione di controllo e di socializzazione politica. Anzi sono diventati essi stessi sistemi padronali a circuito chiuso all’interno dei quali si può entrare solo in posizione di sudditanza. I partiti, come dice Marco Revelli, ormai producono i mali da cui ci dovrebbero tutelare e dunque camminano sulla strada della dissoluzione piuttosto che su quella della costruzione e vivificazione. È arrivato il momento della rivoluzione degli educati e degli onesti. L’onestà non può essere più considerata una virtù solo religiosa, ma deve diventare uno dei valori portanti dell’economia contemporanea. Dall’incontro è emersa anche una presa di posizione sulla vicenda giudiziaria che coinvolge il Presidente della nostra Regione Marcello Pittella e tutti gli associati si sono trovati d’accordo nel dire che la federazione è animata da spirito garantista e che ci si esprime con un giudizio perentorio su fatti e persone solo dopo le sentenze del tribunale. Per tutte queste ragioni la nascente federazione farà proprio il Codice etico per la buona politica, si doterà di uno statuto, di un regolamento e dovrà provvedere all’assegnazione delle cariche sociali, nessuna delle quali ad oggi è stata assegnata, nonostante alcune notizie di stampa in senso contrario che si smentiscono decisamente. Sono questi i prossimi passaggi che il Prof. Aldo Berlinguer, motore propulsore dell’iniziativa, curerà insieme con le altreassociazioni.
Ago 05