Matera 2019 scommette sui giovani e fa bene perchè la formula dell’evento HUD promosso da Paolo Irene, Antonio Logallo, Giuseppe Taccardi, Nico Giancipoli, Pasquale Montemurro, Domenico Bruno e Nico Di Marzio ha fatto centro. Hud, acronomo di Hip Hop Urban Diary è stato il titolo dell’evento promosso nella prima domenica d’agosto sul boschetto di via Lucana a Matera per il cluster “Continuità e rotture” del dossier messo a punto dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019. HUD è partito dal centro cittadino ma si svilupperà nei prossimi mesi in periferia, perchè l’obiettivo è quello di animare le zone della città di Matera meno coinvolte da iniziative culturali.
L’iniziativa, ottava tappa di avvicinamento al 2019, ha voluto accogliere una proposta avanzata dalla comunità giovanile del territorio, con la direzione artistica di Paolo Irene, con l’obiettivo di promuovere l’arte e la musica attraverso i linguaggi dell’hip hop. Un’occasione per dialogare con il mondo dei giovani e ragionare insieme a loro sulle nuove modalità di fruire la cultura contemporanea.
Dal pomeriggio di domenica 5 agosto il Parco del Boschetto intitolato a Giovanni Paolo II a Matera ha ospitato un evento che ha unito il rap, il dj-style, il writing con la presenza di artisti di Altamura e Matera e la break-dance con la presenza di diversi performer provenienti dalla città di Matera e dintorni per far conoscere al pubblico progetti inediti e autoprodotti: si sono esibiti Todabeat, Nonplusultra e Wild up.
L’evento è stato chiamato “Hud” in riferimento al termine inglese “hood”, che definisce sia il cappuccio di una felpa, elemento distintivo dell’abbigliamento dei rapper, sia la periferia di una città, spazio privilegiato per la narrazione underground.
Il Parco del Boschetto è stata la location perfetta per le attività di writers, breakers e skater. In serata spazio alla musica dal vivo con Black Drama, uno dei primi rapper della scena creativa materana, i gruppi hip hop Oversize Click con la loro evoluzione verso il moderno attraverso il trap, I Mulini a Vento, che hanno presentato pezzi in stile old school e note di elettronica, mescolando suoni funky e bassi profondi, e i Buzu Family con la loro perfetta sintesi fra vecchia e nuova scuola. Special guest della serata una coppia di artisti romani: il rapper Nayt e il dj 3D.
Nel corso della giornata sono stati organizzati diversi momenti in cui tutti i ragazzi presenti hanno avuto l’opportunità di raccontarsi, sia esprimendo attraverso specifici questionari il proprio punto di vista su ciò che per loro significa cultura, quali sono i loro strumenti di comunicazione, i modelli di riferimento, i temi a cui si appassionano, sia illustrando al pubblico tutte le curiosità sui linguaggi utilizzati dai giovani per esprimere la propria relazione con il mondo circostante, linguaggi che si configurano al contempo come forme artistiche e veri e propri stili di vita.
Michele Capolupo
Fondazione Matera-Basilicata 2019: “Con Hud – Hip Hop Urban Diary serata di musica e di saperi”
Circa 2 mila persone, soprattutto ragazzi e ragazze fra i 14 ed i 25 anni, fra le 17 e la mezzanotte di ieri hanno partecipato alla manifestazione Hud – Hip Hop Urban Diary organizzata dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 con la direzione artistica di Paolo Irene, come ottava tappa di avvicinamento al 2019.
Non solo un progetto musicale, ma anche e soprattutto una piattaforma per valorizzare i giovani talenti locali e per esplorare i desideri, le aspettative, le conoscenze delle nuove generazioni in relazione a Matera Captiale europea della cultura per il 2019.
La manifestazione, organizzata nel Parco del boschetto intitolato a Papa Giovanni Paolo II, è iniziata nel primo pomeriggio con le attività di writers, breakers e skater che hanno presentato le loro capacità artistiche disegnando su appositi pannelli temporaneamente allestiti. A partire dalle ore 20 il palco ha cominciato ad animarsi con la musica di Black Drama, uno dei primi rapper della scena creativa materana che ha riscaldato l’ambiente a suon di rime affilate che parlano d’amore, di sport, di amicizia, di vita. Sul palco si sono alternati altri straordinari gruppi hip hop come gli Oversize Click con la loro evoluzione verso il moderno attraverso il trap, i Mulini a Vento, che hanno alternato pezzi in stile old school a note di elettronica, mescolando suoni funky e bassi profondi, e i Buzu Family con la loro perfetta sintesi fra vecchia e nuova scuola.Tutti gruppi di punta della scena locale dell’hip-hop con alcuni talenti che certamente continueranno a farsi apprezzare anche fuori i confini regionali. Come hanno confermato gli ospiti speciali della serata, Nayt, pseudonimo di William Mezzanotte (Isernia, classe 1994) e da 3D, suo produttore.
“Tutto è andato per il meglio. Grazie a questa opportunità – afferma Paolo Irene – alcuni talenti musicali materani hanno avuto la possibilità di esprimersi e farsi conoscere dalla comunità locale. Inoltre, molti di loro hanno acquisito, grazie a questa esperienza, nuove competenze che potranno essere molto utili al territorio anche dopo il 2019. Ora bisognerà portare queste piattaforme anche nei quartieri periferici della città perché tutti possano essere coinvolti in questo difficile, ma entusiasmante viaggio verso il 2019 e oltre. E gli artisti, presi dal grande entusiasmo, ci hanno aiutato la sera stessa a ripulire il boschetto rendendolo ancora più accogliente di come lo abbiamo trovato.”
Nel corso della giornata i volontari di Matera2019, attraverso una scheda con QrCode hanno fatto compilare un questionario ai partecipanti. Un centinaio di persone ha risposto ad alcune domande su quali fossero gli strumenti di comunicazione, i modelli di riferimento, i temi a cui si appassionano.
Alla manifestazione hanno partecipato, per il 41,9 percento ragazzi con età fra i 18 e i 25 anni, per il 27 percento, fra i 15 ed i 18 anni, per il 21 percento superiore ai 25 anni e per il 10 percento fra i 12 e i 15 anni.
Il 31 percento è arrivato da Matera, mentre il 12 percento dalla Basilicata e il 10 percento da fuori la Basilicata. Erano soprattutto studenti, universitari e dell’obbligo per l’80 percento e lavoratori, per il rimanente 20 percento. La maggior parte di loro, il 42 percento, partecipa a eventi del genere fra le 2 e le quattro volte all’anno mentre il 31 percento più di 6 volte l’anno.
Molti di loro non usano per niente twitter, mentre usano tutti i giorni Facebook e instagram.
Molto alto il grado di apprezzamento dell’evento, mentre la maggior parte degli intervistati ha messo fra i musicisti preferiti Fabri Fibra, Caparezza, Fedez e Jovanotti.
Gli spazi della città usati prevalentemente dai giovani intervistati sono il centro cittadino e il boschetto. Il passaparola funziona moltissimo come strumento di comunicazione, infatti circa la metà dei ragazzi ha detto di essere venuto a conoscenza dell’evento tramite amici e wapp.
“Sono molto soddisfatto dell’esito della serata – afferma il direttore generale, Paolo Verri – non solo per la qualità artistica espressa e per il coinvolgimento del numeroso pubblico, ma anche perché questo progetto, come altri che stiamo predisponendo, ci ha consentito di conoscere più da vicino questa generazione. E’ una fascia d’età, quella degli adolescenti, molto difficile da intercettare. E tuttavia ci interessa molto sapere i loro pensieri, conoscere la loro visione del mondo al fine di progettare meglio e insieme a loro il futuro della comunità, il futuro di questa generazione”.
Biografia di Nayt
Nayt è lo pseudonimo del rapper William Mezzanotte, 24 anni da compiere il 9 novembre prossimo. Nato ad Isernia, dopo il trasferimento a Roma si avvicina alla cultura hip-hop e, in particolare, al rap.
Nel 2009 inizia ad incidere canzoni. Nel febbraio 2011 fa uscire il suo primo singolo ufficiale, “No story”, prodotto da 3D, riuscendo ad attirare su di sè l’attenzioni di alcune label, tra cui la 40 ladroni records. Quest’ultima, fondata dal rapper italoamericano G-LU, lo accompagna per 2 anni.
Sotto l’etichetta de 40 ladroni, William fa uscire il suo primo album , ”Nayt One” (maggio 2012), composto da 12 tracce prodotte da 3D (produttore che lo accompagnerà anche nelle tracce future) e G-LU. Al suo interno sono presenti dei featuring di un certo peso, come Emis Killa, Primo e il rapper americano Zz.[3]
Il 21 febbraio 2014 Nayt fa uscire il suo primo EP, ”Six of Sixteen”, composto da 6 tracce, anticipante il suo prossimo disco ufficiale. L’intero EP è prodotto da 3D.
L’anno successivo, precisamente il 28 maggio, esce ”Raptus”, composto da 15 tracce, ed è il primo mixtape di Nayt per VNT1 Records. Oltre alle basi americane le produzioni sono state affidate a 3D e Skioffi con alcuni aggiustamenti da parte di Dj Pitch8.
Esce il 12 gennaio 2016, per l’etichetta VNT1 Records, “Un Bacio”, il secondo album ufficiale di William. L’album è stato anticipato a dicembre dal singolo “Spettri”. L’album, contenente dieci tracce, non comprende nessun feat. È stato prodotto interamente da 3D e Skioffi.
Il 16 maggio 2016 esce la Deluxe Edition dell’album. E’ uguale all’album stesso, con la sola differenza che in sè presenta le 6 tracce presenti nell’EP ”Six of Sixteen”.
Rilasciato il 27 giugno 2017, “Raptus Vol.2” presenta 12 tracce nelle quali manifesta tra tante tematiche: la sua voglia di rivalsa, la repulsione verso i fan molto più interessati allo scoop che alla musica vera e propria e il fortissimo senso di appartenenza verso la VNT1, la label di cui fa parte. Nel’album ,prodotto da 3D, sono presenti alcuni featuring con Skioffi, Jesto e Gemitaiz.
La fotogallery di Hud (fot www.SassiLive.it)