Se solo in provincia di Matera ci sono 5.277 famiglie considerate da un Rapporto Nomisma per conto dell’Ater di Matera ‘a disagio abitativo’ (con mutuo o canone di fitto superiore al 30 per cento del reddito familiare) come sarà possibile dare risposte se si tagliano sensibilmente gli stanziamenti per l’edilizia popolare e residenziale, come ha segnalato oggi il segretario della Uil lucana? . E sempre in provincia di Matera le famiglie in graduatoria utile in attesa di un alloggio di edilizia residenziale pubblica sono 887 mentre gli alloggi assegnati sono 3.996 e con 176 alloggi potenzialmente utilizzabili (60 per nuclei in decadenza, 81 alloggi sfitti, 35 occupati abusivamente) per le famiglie in graduatoria e un turnover annuo pari a circa 15 nuclei familiari, sarebbero necessari 36 anni ad assorbire tutte le famiglie. Dopo anni di grave sottovalutazione degli ultimi Governi di centrosinistra, il primo Piano di edilizia del Governo M5Stelle-Lega non promette niente di buono con il risultato che le politiche abitative pubbliche si sono praticamente azzerate con l’esaurirsi delle risorse programmate. Anzi se sono confermate le cifre diffuse oggi con più soldi alle regioni del Nord e tagli per queelle meridionali tra cui la Basilicata si fanno notevoli passi indietro aggravando la situazione per mancanza sia di una strategia nazionale sul tema casa e sia degli strumenti operativi efficienti per realizzarla”.
A parere di Castelluccio “ci sono anche responsabilità regionali come testimonia l’ultimo stanziamento in ordine di tempo di 3,5 milioni di euro di fonte statale per l’edilizia residenziale pubblica mentre il fabbisogno, in particolare in provincia di Matera, solo per le manutenzioni più urgenti da eseguire come per gli alloggi di Policoro è di gran lunga superiore. Nella Commissione consiliare competente c’è infatti agli atti il documento che l’Ater di Matera ha formulato alla Regione contenente una proposta di programma di reinvestimento dei proventi disponibili pari a 5,7 milioni di euro (2,9 milioni per nuove costruzioni e 2,8 milioni per manutenzioni) che prevede la costruzione di 12 alloggi di edilizia sovvenzionata a Matera e l’integrazione di finanziamenti già in essere per la costruzione d 6 alloggi a Calciano, 6 a Grottole, 12 a Scanzano e 6 a Miglionico. Se non si immettono risorse finanziarie più consistenti da destinare prioritariamente alla ristrutturazione delle case popolari – continua Castelluccio – con l’attuale ritmo ci vorrà un secolo per garantire tutti gli interventi. Figuriamoci per costruire nuovi alloggi”. “Le condizioni di grave degrado in cui versano gli alloggi Ater di Policoro, di cui mi sono occupato con varie iniziative istituzionali è purtroppo lo specchio fedele della situazione del comparto dell’edilizia residenziale pubblica nell’intera provincia di Matera. E sempre a Policoro vale per tutti l’esempio del ‘Contratto di Quartiere II’, all’interno del programma di riqualificazione del quartiere Iazzo – Ricino, che si trascina dal lontano 2002 tra intese istituzionali, adempimenti burocratici e finanziamenti con il contagocce”.