Pietro Simonetti (Coordinamento Politiche Migranti della Regione Basilicata): “Caporalato, 15 morti in tre giorni, una strage che si poteva evitare con l’applicazione delle norme vigenti ed una cultura del lavoro secondo secondo il dettato costituzionale.Il lavoro di tutti torni centrale. Definire subito il progetto “Su. Pri.Me” con la Unione Europea. Di seguito la nota integrale.
“Una mattanza organizzata dal caporalato e della criminalità organizzata. 15 morti e molti feriti gravi in due giorni. Migranti sotto schiavitu’ da anni gestiti da caporali bianchi e neri utilizzati da imprese, cooperative fasulle e consulenti che hanno trasformato l’industria del pomodoro in un luogo di sangue. Non sono bastate le nuove norme anticaporalato, le attività repressive. Permane e si allarga una cultura di estesa illegalita’ utilizzata anche da importati aziende di trasformazione e vendita con il ciclo dei padroncini del trasporto dei prodotti dove regna l’altra faccia dello sfruttamento feroce: migranti e italiani utilizzati come merce per settori ormai controllati dalla criminalita’organizzata per il massimo profitto.
In questi ultimi mesi le Regioni Basilicata,Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con i Prefetti Commissari di Foggia, S. Ferdinando e Castelvoturno hanno lavorato, per la prima volta, con la Commissione Europea ed i Ministeri degli Interni e Lavoro per un progetti denominato “Su. Pri. Me” per liberare 18mila migranti schiavi gestiti nei ghetti del Sud e non solo.
Adesso bisogna attuare le misure definite e strigere i tempi anche per fermare la strage in corso che sono l’esito delle condizioni di lavoro e di stanchezza dei lavoratori e degli autisti sfruttati e mal pagati.
Occorre, in pieno agosto, che sia convocato il Tavolo anticaporalato al Ministero degli Interni, con i Ministeri del Lavoro e Politiche Agricole, le Regioni e le Parti Sociali per le opportune decisione:l’emergenza non aspetta.
A livello locale ci aspettiamo che il Consiglio Regiinale mercoledi assicuri le risorse per aprire il Centro di Palazzo per stagionali.
Intanto stiamo lavorando, con le risorse assicurate dalla U. E. per i prossimi due anni con la piena collaborazione delle parti sociali e del Volontariato e con il grande sforzo delle Prefetture e delle Forze dell’Ordine anche per l’area Metapontina e Sud della Basilicata”