Le Commissioni permanenti del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta, hanno espresso parere favorevole a maggioranza, con quattro distinte votazioni, sul Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2016 della Regione Basilicata. Favorevoli al provvedimentoi consiglieri dei gruppi Pd, Psi, Ri, Udc, Pp; contrari M5s, Romaniello (Gm) e Napoli.
Prima del voto i contenuti del Rendiconto, che passa ora all’esame dell’Aula per la definitiva approvazione, sono stati illustrati dal dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta, Vito Marsico, coadiuvato dalla funzionaria dell’Ufficio Bilancio Emilia Sarli.Marsico ha ricordato in particolare che il disegno di legge della Giunta prende atto delle prescrizioni riportate nel dispositivo del giudizio di parifica della Corte dei Conti, riguardanti essenzialmente le anticipazioni sulle missioni dei dipendenti (20 mila euro) e alcune somme relative alla spesa farmaceutica (10 milioni di euro), che sono state appostate in entrata e in uscita nel bilancio 2018.Con la delibera n. 1409/2017, il disavanzo di circa 38 milioni di euro (emerso a seguito dell’adeguamento della Regione ai rilievi della Corte dei Conti sul rendiconto 2015) è stato ridotto di circa 14,7 milioni di euro con l’utilizzo del fondo di accantonamento, e si è quindi rideterminato in 23,5 milioni di euro, che hanno trovato copertura nella legge di stabilità 2018. Marsico e Sarli hanno inoltre spiegato che dei circa 200 milioni di residui attivi accertati, nel 2017 sono stati incassati 77 milioni e nel 2018 59 milioni. E’ stata inoltre inviata una nota ai Ministeri interessati, con la quale si chiede di riscontrare la sussistenza degli altri residui attivi. Marsico ha detto infine che la Giunta sta lavorando al consuntivo del 2017, con l’intento di approvarlo all’inizio di settembre per poter portare in Consiglio regionale una seconda legge di variazione al bilancio di previsione 2018 che potrebbe tener conto dell’avanzo di amministrazione.
Marsico ha risposto inoltre ai quesiti del consigliere Perrino (riguardanti i residui attivi, i finanziamento degli extra Lea in sanità ed i mutui per il Programma operativo val d’Agri) e del consigliere Lacorazza, che ha sottolineato la necessità di prevedere anche nel bilancio 2018 le somme per i Comuni macrofornitori di acqua, in base a quanto previsto dal Programma speciale Senisese.
Nel rendiconto finanziario della Regione gli stanziamenti definitivi di competenza per l’esercizio 2016 ammontano a circa 3 miliardi e 888 milioni di euro: le entrate accertate nel 2016 sono pari a 2 miliardi e 99 milioni di euro, le riscossioni sono di 1 miliardo e 807 milioni di euro, i residui attivi della gestione di competenza ammontano a 292 milioni di euro (1 miliardo e 183 milioni comprese le somme degli esercizi precedenti); le spese impegnate nel 2016 ammontano a 2 miliardi e 118 milioni, i pagamenti sono pari a 1 miliardo e 883 milioni, i residui passivi sono pari a 234 milioni di euro (443 milioni di euro comprese le somme degli esercizi precedenti). La composizione del risultato di amministrazione, quantificato in 616 milioni di euro, è stata rideterminata a seguito dei rilievi formulati dalla Corte dei Conti con la decisione sull’adeguamento del Rendiconto 2015 della Regione. Le variazioni apportate alla composizione del risultato di amministrazione 2016 riguardano la parte accantonata (che passa da 113 a 88 milioni di euro) e la parte vincolata (che passa da 526 a 574 milioni di euro).
“Le rettifiche apportate all’esito delle prescrizioni della Corte – si legge tra l’altro nella relazione al disegno di legge – hanno rideterminato gli stanziamenti, gliaccertamenti, gli impegni, i residui di pari importo nelle entrate e nella spesa non modificando gli equilibri ei risultati finanziari ed economici approvati con la Dgr n. 1409 del 2017, nel rispetto dei generali principi diveridicità, trasparenza e attendibilità del Conto Consuntivo della Regione nell’ottica dell’adeguamento alleindicazioni della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti”.
Alla riunione delle Commissioni, oltre ai presidenti Lacorazza, Romaniello, Robortella e Giuzio, hanno partecipato i consiglieri Bochicchio (Psi), Spada (Pd), Galante (Ri), Perrino (M5s), Soranno (Pp), Mollica (Udc), Pace (Gm), Castelluccio e Napoli.