I contenuti del protocollo d’intesa sottoscritto dalla Regione Basilicata con il Distretto Turismo Rurale Le Terre di Aristeo sono stati illustrati ieri a Pescopagano in un incontro che fa parte delle iniziative, organizzate sull’intero territorio regionale, per rafforzare confronto, partecipazione e condivisione. L’assemblea promossa dal Distretto si è svolta nella Sala delle Conferenze della Fondazione Girolamo Orlando. Padroni di casa il Presidente della Fondazione Camillo Naborre e il Sindaco di Pescopagano Enzo Schettino. Presenti i rappresentati delle Amministrazioni Comunali ed operatori di Pescopagano, Bella, Ruvo del Monte, Rapone, Castelgrande, San Fele, Brienza.
Il Presidente del Distretto Antonio Miele ha introdotto i lavori e illustrato l’attività svolta deal Distretto fino alla sottoscrizione dell’intesa.Il Sindaco Schettino dopo aver salutato gli Amministratori Pubblici e tutti gli intervenuti ha chiesto chiarimenti sulle condizioni di utilizzo dei beni pubblici del Comune da destinare ad attività turistica.
Il dibattito è stato animato ed ha registrato la partecipazione di tutte le rappresentanze presenti alle quali sono state fornite risposte puntuali ad ogni domanda.
Naborre e Saverio Lamiranda (amministratore delegato del Distretto), in particolare si sono soffermati sul ruolo affidato al Distretto dalla legge 106/2014 e dalla Regione “quale modalità innovativa governance territoriale utile per il progresso anche economico delle Comunità locali, in quanto sistema pubblico economico-sociale di gestione decentrata nell’ambito del quale la presenza e la partecipazione della componente privata è ritenuta essenziale: Il Distretto è riconosciuto quale Ente strategico per il turismo del territorio qualificato rurale e concorrente allo sviluppo locale più complessivo delle Comunità ricadenti nella perimetrazione del Distretto per il perseguimento, in particolare, degli obiettivi fissati dalla legge nazionale e dalla programmazione regionale enazionale di competenza. Il Distretto è riconosciuto dalla Regione, quale Organismo di interesse partenariale, coinvolgibile sui diversi tavoli abilitati per la definizione dei contenuti della programmazione territoriale”.
Sull’argomento in particolare si è sviluppato un articolato dibattito che ha reso evidente e condivisa la necessità che “definita , per l’area comprensoriale interessata della Comunità Turistica Integrata (ITC) , l’unica programmazione strategica, gli strumenti operativi presenti sul territorio realizzino interventi di propria competenza in modo compatibile con la strategia condivisa e utilizzino le risorse di cui potrebbero disporre in modo sinergico, integrato e concorrente con lo stesso comune e condiviso obiettivo”. Bisognerebbe evitare – è stato rilevato dagli interventi sia dai rappresentanti dei Comuni presenti che dagli operatori – che sullo stesso territorio si sviluppino strategie alternative fra di loro spesso utilizzate soltanto a giustificazione della propria esistenza.
Questa condizione, purtroppo esistente – hanno messo in guardia da Pescopagano – rischia di ostacolare non solo una programmazione effettivamente partecipata , ma – ancora più grave – contribuire a scoraggiare la permanenza dei giovani sul territorio se non, addirittura, incentivarne l’esodo. Per questo, in particolare, è stato sollecitato uno specifico impegno d parte delle Amministrazioni Comunali, non in sostituzione, ma a sostegno ed incentivazione dell’ iniziativa privata.
Ago 10