Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Pd, Psi, Ri, Udc, Pp, Romaniello del Gm, Napoli e Castelluccio e 1 voto contrario del M5s) un ordine del giorno, collegato al disegno di legge sulla variazione di bilancio, in merito alle ipotesi di riparto, proposte dal Governo nazionale, delle risorse destinate al Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Il documento, proposto da Giuzio Spada, Cifarelli, Santarsiero (Pd) e Romaniello (Gm), impegna la Giunta regionale “affinché operi ai fini del rispetto dell’intesa fra le Regioni consegnata al Governo in data 26 luglio 2018 sullo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture di riparto delle risorse destinate al Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le case popolari comunque denominati, esprimendo netto dissenso alla nuova e ultima proposta presentata dal Ministero delle Infrastrutture in data 6 agosto 2018 che viola, tra l’altro, il principio di collaborazione tra Stato e Regioni, anche alla luce delle sentenze della Corte costituzionale che hanno richiesto l’intesa in Conferenza unificata sul provvedimento di cui trattasi”.
“La versione dello schema di Decreto trasmesso dal Ministero in data 31 luglio 2018 – si legge nel documento – sovverte l’impostazione dell’intesa cui sono pervenute le Regioni, all’unanimità, nel corso della seduta della Conferenza del 26 luglio 2018 e determina la paradossale situazione di favorire il fabbisogno inespresso e inconsistente a danno del fabbisogno oggettivo dichiarato dalle Regioni. Si ritengono irricevibili tutte le proposte di decreto presentate dal Ministero delle Infrastrutture che non tengono in alcuna considerazione l’intesa approvata all’unanimità da tutte le Regioni nella seduta del 26 luglio 2018 e consegnate formalmente al Governo. Si ritiene, altresì, l’atto pervenuto lesivo del principio della leale collaborazione che contraddistingue da sempre i rapporti tra Stato e Regioni, anche alla luce delle sentenze della Corte costituzionale che hanno richiesto l’intesa in Conferenza unificata sul provvedimento. Lo schema proposto, inoltre– si legge nel dispositivo del documento –, disattende il percorso procedurale tracciato dal Ministero delle Infrastrutture per dare attuazione, attraverso i decreti emessi a far data dal 2005, all’articolo 4 del Programma di recupero legge 80/2014”.
L’ordine del giorno è stato illustrato in Aula dall’assessore alle Infrastrutture Miranda Castelgrande. Nel successivo dibattito sono intervenuti i consiglieri Perrino (M5s), Mollica (Udc), Lacorazza e Polese (Pd), Romaniello e Pace (Gm), Napoli, Galante (Ri) e la vice presidente della Giunta Franconi.