Casa, Lollobrigida (Fratelli d’Italia): “Su edilizia popolare governo viola accordi”. Rosa (Fratelli d’Italia): “Si poteva fare come per i 24 progetti che saranno comunque finanziati”.
“Fratelli d’Italia interrogherà il Governo perchè non ha rispettato l’accordo fra Regioni e Anci per il riparto dei fondi per l’edilizia popolare”. È quanto annuncia il capogruppo alla Camera dei Deputati di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida. “Il 26 luglio scorso – osserva Lollobrigida – è stato consegnato al Ministero delle Infrastrutture il testo dell’intesa raggiunta sulla proposta presentata il giorno prima dal Mit, che prevede l’introduzione di un sistema perequativo che tenga conto delle esigenze delle Regioni che, a causa dell’assenza di eccedenze finora dichiarate, non beneficerebbero del riparto proposto”. “Il 6 agosto – sottolinea – il Mit ha presentato in sede tecnica dalla segreteria del ministro Toninelli due nuove ipotesi di riparto dei fondi, in base alle quali si lede il principio della leale collaborazione che da sempre contraddistingue i rapporti fra Stato e Regioni e si disattende il programma di recupero edilizio. La decisione del Mit – aggiunge Lollobrigida – mette in difficoltà molte Regioni, tanto del sud come la Basilicata, quanto del centro-nord, come il Lazio, la Toscana e il Piemonte, vanificando, attraverso l’introduzione di criteri diversificati per il riparto dei fondi, la possibilità per molti territori di vedere realizzati centinaia di nuovi alloggi popolari”. “Lo sviluppo dell’edilizia popolare – conclude – è uno degli aspetti centrali di una politica seria in tema di infrastrutture. Non comprenderlo, come questo Governo sta dimostrando, è un altro elemento di critica verso l’esecutivo e per questo Fratelli d’Italia vuole fare la sua parte a difesa dei territori, dei sindaci e del popolo che aspetta risposte concrete e rapide”.
“Concordiamo con le parole del nostro capogruppo alla Camera. Il Governo avrebbe potuto trovare il modo per finanziare tutti i progetti così come da accodo con le Regioni.” afferma il Consigliere regionale Gianni Rosa “Del resto, la sentenza della Corte costituzionale colpisce anche i primi 24 progetti che, invece, stando alle parole del sottosegretario 5stelle Castelli, saranno finanziati. È evidente che il modo per ‘aggirare’ la sentenza della Consulta c’è. Ci dispiace che i parlamentari lucani non abbiano difeso con più forza le ragioni della nostra Terra. E ci spiace ancora di più per i cittadini delle periferie di Potenza e Matera. Bucaletto, la vergogna d’Italia, nel 2020, compirà 40 anni e sarà ancora lì a ricordarci che nulla è cambiato.”