Nicola Benedetto e Giannino Romaniello commentano in una nota il nuovo rinvio registrato in Consiglio regionale per la riforma elettorale. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il teatrino messo in scena dalla maggioranza di centrosinistra ha superato ogni limite di sopportazione perchè con il sistema del rinvio continuo della seduta per la riforma elettorale si è dimostrato il mancato rispetto innanzitutto nei confronti dell’istituzione regionale e dei dipendenti del Consiglio.
Abbiamo tentato, pur da diverse posizioni e valutazioni su singoli aspetti della legge, ma ribadendo, entrambi, con nettezza, la posizione di abolizione del listino, introduzione della doppia preferenza di genere, unitamente al mantenimento del voto disgiunto, aspetto quest’ultimo di rispetto della libertà e scelta di voto dei lucani, di fare una legge capace di guardare agli interessi dei cittadini e non dei singoli candidati della maggioranza. Ma dopo l’aggiornamento della seduta di ieri sera senza alcun confronto con le minoranze e dopo quanto avvenuto nell’intera giornata odierna abbiamo abbandonato l’aula pur avendo atteso, nuovamente, il rientro in aula della maggioranza.
Abbiamo trascorso troppo tempo e con ritardo, inutilmente, ad attendere una proposta chiara di legge elettorale rispetto all’impegno che avremmo dovuto dedicare ai bisogni dei lucani e alle emergenze della Basilicata.
Prendiamo atto dell’incapacità del Pd e di questa maggioranza di approvare una legge elettorale scevra da interessi di partito e personali. Dopo l’ennesima incongruenza dimostrata anche oggi dalla maggioranza è ora che si vada al voto il più presto possibile restituendo ai lucani il diritto a scegliere da chi farsi rappresentare e governare.
Chiediamo, pertanto, alla presidente facente funzioni Flavia Franconi di prendere contatti con il Prefetto di Potenza già lunedì prossimo al fine di definire la data delle elezioni che, come prevede la norma nazionale, consente di andare al voto già quattro settimane prima della scadenza naturale, che è il 17 novembre.