Legge elettorale Regione Basilicata, assessore Braia: abolito listino e introdotta doppia preferenza di genere. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Stop ai nominati e finalmente attivati strumenti per agevolare l’ingresso delle donne in consiglio. Ampliamento della partecipazione democratica. Cambiamento in atto.
Ecco i pilastri della nuova legge elettorale che fanno diventare questa legislatura costituente. Nel momento più difficile, il partito democratico e la maggioranza si compattano e con coraggio e determinazione lanciano la sfida del cambiamento reale.
Inizia una nuova fase per la nostra Basilicata, che finalmente si rimette in sintonia con la società italiana e lucana che chiede sempre più efficienza, più partecipazione diretta, più sobrietà, più modernità.
Lo comunica l’Assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia.
Il prossimo Consiglio Regionale, abolendo il listino e dicendo quindi no ai nominati, avrà maggiore legittimazione popolare e democrazia rappresentativa. Una legislatura che si avvia alla chiusura e che, oltre alle riforme e alla ripresa economica, farà registrare, sotto il profilo istituzionale, l’approvazione dopo 40 anni di un nuovo statuto e della legge elettorale e il raggiungimento dell’obiettivo, da tutta la comunità auspicato, del contenimento dei costi della politica, del taglio di vitalizi e stipendio ad assessori e consiglieri regionali.
“Una reale democrazia, è quella che si dota di regole”, facilmente rispettabili, interpretabili, rappresentative, che includano e rispettino le minoranze e si alimentino di meccanismi partecipativi che favoriscano la partecipazione, la connessione ed un confronto diretto, propositivo e leale tra istituzioni e comunità.
Condizione che riteniamo essere fondamentale per lo sviluppo civile di una società solidale e moderna, che ci auguriamo, con questo nuovo quadro di regole inserite nel combinato disposto Statuto e Legge elettorale, si realizzi per la nostra comunità di Basilicata accompagnandola nel futuro.
Sono certo che il Presidente Pittella che ha iniziato l’iter con i tre presidenti del consiglio succedutisi in questa legislatura avrebbe ieri condiviso con noi questi passaggi fondamentali.
Si conclude finalmente un percorso lungo, con il raggiungimento di uno tra i più importanti obiettivi della legislatura, segno di maturità, ritrovata responsabilità e credibilità di una classe che vuole definirsi dirigente e che soprattutto, supera i tatticismi di opposizioni, quasi tutte assenti, le convenienze personali e, con ritrovato orgoglio e capacità di visione, libera il campo dai dubbi e dalle incertezze e lancia con i fatti la sfida del cambiamento vero e non quello urlato e virtuale di un populismo imperante capace, spero per poco, di riempire le piazze soprattutto della rete, alimentando sogni che si trasformano sempre in deludenti illusioni.
Legittimazione popolare e democrazia rappresentativa sono le principali parole chiave per descrivere il Governo della Basilicata che verrà.
Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per il raggiungimento di questo obiettivo compreso le opposizioni responsabili come quella rappresentata, da Michele Napoli che ha voluto contribuire, sino all’ultimo giorno, a discutere e migliorare un provvedimento che non serve ad una parte ma che invece deve poter garantire tutti, sfuggendo alla tentazione tattica/politica di mettere in difficoltà la maggioranza con assenze che non sono mai un buon esempio di democrazia.
Una buona classe dirigente, che sia di maggioranza e/o di opposizione, è quella che ascolta, interpreta, progetta ed attua provvedimenti che la comunità chiede e che sono utili a migliorare il vivere democratico, oltre che risultano capaci di incidere positivamente sulla qualità della vita quotidiana di ognuno.
Una buona classe dirigente è quella che prende degli impegni per la comunità e li mantiene, che dimostra nei fatti sensibilità verso le donne provando a garantire loro le pari opportunità, mettendo il limite del 60% al genere per la composizione delle liste e introducendo la doppia preferenza di genere.
Governabilità e riequilibrio territoriale della rappresentanza sono altri due aspetti importanti della nuova legge elettorale.
Premio di maggioranza e voto congiunto sono coraggiosi elementi di coerenza, chiarezza e di trasparenza verso i cittadini, introdotti nella convinzione che dietro un programma elettorale devono esserci candidati consiglieri e presidenti che lavorano e si spendono all’unisono, che sostengono un presidente in campagna elettorale e nel governo, che eventualmente saranno chiamati a formare, che prendono l’ impegno di realizzarlo e che dal primo giorno siano messi nella condizione di farlo, senza sottostare a ricerche estenuanti di mediazioni utili sono a generare ritardi e trasversalismi pericolosi.
Un passo in avanti importante è stato fatto anche verso un riequilibrio territoriale della rappresentanza tra Matera e Potenza per la quale è stato introdotto un limite invalicabile, al netto del presidente eletto,di 13 per la provincia di Potenza e 7 per quella di Matera, numeri calcolati sulla base dei residenti risultanti dall’ultimo censimento Istat.
L’unico rammarico di questa importantissima giornata, sono le assenze registrate al dibattito del Movimento 5 Stelle e, tranne Michele Napoli, di tutte le opposizioni (Romaniello e Benedetto) che hanno ancora una volta perso l’occasione di far sentire la propria posizione, anche se critica, nel dibattito consiliare, di contribuire a costruire un provvedimento magari ancora migliore, confermando che quando si tratta di cambiare veramente le cose si preferisce non esserci per non dire o per metter in difficoltà gli altri, peccato che a perderci sono loro e quasi sempre anche la comunità.
L’assenza del Partito Socialista, partito di maggioranza e dentro il governo regionale, invece credo meriti una riflessione puntuale e rigorosa che immediatamente dovremmo fare, perchè se si fa parte di un governo si può essere distinti ma mai cosi distanti o addirittura assenti , da poter inficiare provvedimenti di questa portata, ne va di mezzo la fiducia e la credibilità, elementi fondamentali e ineludibili dello stare insieme nell’immediato e per il futuro.
Alla ripresa post-ferragostana, con questa compattezza di maggioranza ritrovata a partire da quella che ha approvato la nuova legge elettorale, bisogna condividere l’ultimo pacchetto di iniziative da mettere in campo negli ultimi mesi di legislatura, a valle anche della preziosa parifica ottenuta dalla corte dei conti sul consuntivo 2016, stilare l’ultimo bilancio e prepararci alla nuova sfida che ci porterà al rinnovo del consiglio regionale.
E’ un sacrosanto dovere non perdere neanche un giorno di tempo, nonostante le difficoltà in campo, lavorare sino all’ultimo per costruire opportunità, incrociare aspettative e provare a soddisfare speranze di una società in mutamento che necessita di risposte concrete, immediate ed efficaci.
A noi il compito di lavorare per l’oggi e per cominciare a costruire un progetto per la Basilicata del futuro più sostenibile, più moderna, più legata alle proprie risorse naturale da tutelare ma soprattutto valorizzare e sviluppare per generare economia e occupazione su comparti strategici, con potenziali inespressi ancora enormi come Ambiente, Agricoltura e Turismo.