Il sindaco del Comune di Pomarico, Francesco Mancini ha inviato alla nostra redazione il testo della lettera aperta di Antonio De Santis, un disabile impiegato temporaneamente nell’ente comunale. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Ci sentiamo in dovere di dover ringraziare questa amministrazione che ha mostrato sensibilità. verso i più svantaggiati, parliamo del progetto Work expirence, ovvero la famosa Borsa Lavoro di cui ne beneficiavano 3 persone fra cui il sottoscritto, come porta voce ebbi una lunga e dura battaglia con l’amministrazione Casolaro.
– Anno 2009 la Regione Basilicata volle dare ancora una giro di chiave tangibile per invogliare le amministrazione ed enti ad ottemperare gli obblighi di legge 68/99, ovvero un cofinanziamento Regione – Amministrazione per la durata da 1 a 3, la sola differenza e che per accedere a questo beneficio la D.G.R. richiedeva che ci fosse un vero e proprio contratto di lavoro a tempo determinato finalizzato, nel caso delle scoperture, ad ottemperare, gli obblighi di legge.
Anno 2010 l’Amministrazione Casolaro, forse non percependo bene le Direttive attuative della Delibera Regionale, aderiva per un anno, facendoci illudere di portare avanti il progetto per i restanti due anni, nel corso di quell’anno esperienza negativa da tutti i punti di vista, percepivo che dopo quell’anno il progetto non sarebbe andato avanti, ho cominciato ad ingaggiare una lunga battaglia con un’amministrazione che più che venirci incontro odorava solo di DITTATURA ovvero “faccio quello che dico io…..e se io voglio” eppure il Comune di Pomarico doveva partecipare per il solo 30% della spesa mentre il 70% era a carico delle casse regionali, ogni qualvolta si affrontava la questione del rinnovo, le parole del primo cittadino nella persona di Casolaro risuonava come una campana stonata, elegantemente era “ non ci sono fondi” maleducatamente
“ SCORDATEVELO”
Battaglia persa? Non mi sono arreso per niente era un beneficio che volevamo acquisire anche noi borsisti di Pomarico, come lo e stato per molti altri borsisti disabili della Basilicata, benefico negato per una cifra di compartecipazione irrisoria per un Ente,
L’Amministrazione Mancini, facendogli richiesta, metteva su un tavolo di discussione, dove non era presente solo ed esclusivamente la figura del primo cittadino ma bensì anche Assessori e Consiglieri, percependo il nostro bisogno, il beneficio del disabile nel mondo del lavoro, il sentirsi uguale agli altri e non diverso dagli altri (emarginati relitti umani e stata la sensazione dall’esperienza della vecchia Amministrazione).Preso a cuore tutto ciò, in Regione il Sindaco F. Mancini ha riottenuto i restanti due anni di finanziamento che l’Amministrazione Casolaro aveva disperso, impuntandosi a non farci proseguire con il progetto
A dicembre finiremo il nostro percorso di beneficio, nulla a pretendere da questa Amministrazione che si e dimostrata sensibile nei confronti dei più svantaggiati, anziChapeau per aver fatto di un nostro problema un loro problema,Mancini sta cercando di mettere su ancora un ennesimo progetto per l’inserimento lavorativo per i diversamente abili.La nostra soddisfazione e che il nostro lottare (Borsa Lavoro) non e andato perso, alla luce di oggi abbiamo avuto ciò che ci spettava, abbiamo imparato un lavoro confrontandoci con altri e dando alla comunità, ci sentiamo di dire che non sono stati sprecati in modo invano i fondi Regionali,non solo io che sono addetto agli uffici, ma anche per chi e stato sulle strade del paese come manutentore, per chi cucina giornalmente per le famiglie bisognose, ma soprattutto nulla ci e stato regalato abbiamo dato e non vegetato come qualcuno della precedente Amministrazione ha fatto sì che fosse stato. A questa amministrazione guidata dal Sindaco Francesco Mancini ci sentiamo di ringraziare per aver preso il nostro problema a cuore, che durava dal 2010, ed aver appagato il nostro desiderio, tutto ciò non vuole essere una campagna elettorale, visto che il 2019 si andrà nuovamente a votare, ma diamo a Cesare ciò che e di Cesare, credo che alla guida dei nostri paesi ci vuole gente che ascolta e quanto meno si faccia carico dei problemi della comunità per il benessere della stessa e di chi ci vive.
Antonio De Santis