Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera smentisce la notizia diffusa da Winfly in merito alla presunta sentenza del Tribunale di Matera sul contenzioso avviato da Winfly, la società che ha gestito fino a qualche mese fa la Pista Mattei. Di seguito la nota integrale diffusa dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera.
Pista Mattei, Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera: “Il tribunale delle imprese non ha dato ragione a Winfly, si è dichiarato non competente. Con un contenzioso nessuno investirebbe sul rilancio”. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione e la nota già pubblicata di Winfly.
È noto che tutto serve a portare acqua al proprio mulino, ma sostenere d’aver vinto un contenzioso, quando il giudice non è nemmeno entrato nel merito dei fatti, dà -chiara- la percezione della paura delle regole.
Vediamo con ordine.
il contratto tra Consorzio Industriale e Winfly per la gestione della pista Mattei è scaduto il 16 giugno 2017. La legge sugli appalti non consente la proroga. Le cronache dei giornali sono piene di censure dell’Anac (autorità anticorruzione) contro enti pubblici (come il Consorzio è) che per un motivo o per un altro consentono alle imprese di continuare un rapporto scaduto
poiché per motivi vari, sulla cui fondatezza si pronunceranno i giudici, la Winfly pretende di NON lasciare la pista Mattei, il Consorzio è stato costretto a ricorrere al Tribunale delle imprese per ottenerne il rilascio per via giudiziaria
il Tribunale delle imprese, con il provvedimento diffuso oggi, non ha affatto dato ragione a Winfly. Ha solo detto di non essere competente a decidere sulla vicenda invitando ad adire il Tribunale di Matera, con diversi strumenti legali. Ovviamente il Consorzio, che, si ripete, non ha perso alcun giudizio, valuterà le migliori azioni per conseguire l’obiettivo previsto dalla legge e non escluso dal Tribunale. Al contrario.
in molti, la Winfly strumentalmente, gli altri perché entrare nel merito è difficile e richiede impegno, sparlano di mancato rilancio della pista e di ritardi. Orbene, come si fa ad indire un bando internazionale per una durata di 10/15 anni, con precisi impegni e scadenze per investimenti importanti da realizzare sulla pista con un gestore a contratto scaduto che si rifiuta di lasciare un bene pubblico? Quale operatore aeroportuale, piccolo o grande che sia, si candiderà mai ad una gara sapendo che un altro operatore con contratto scaduto non se ne vuole andare e che vi sono giudizi pendenti?
Ecco perché, proprio le strumentali azioni della Winfly come il suo rifiuto di rilasciare un bene pubblico (questo dato è fondamentale, la pista Mattei è un bene pubblico che un privato si rifiuta di riconsegnare) paradossalmente impediscono al Consorzio e alla Regione Basilicata (che lì ha investito importanti risorse) di lavorare ad un progetto serio e di lunga durata, con un affidamento basato sui più moderni canoni di efficienza e di reale (si ripete, reale) funzionalità della pista Mattei.
Ciò che stupisce, fermo il diritto di chiunque di dire e scrivere ciò che vuole, è che una sentenza di incompetenza diventi una di condanna delle ragioni del Consorzio, senza che alcuno senta il bisogno, fermo ogni diritto di critica, di capire almeno superficialmente come stiano realmente le cose.
Il Consorzio e la Regione Basilicata continueranno senza posa a perseguire l’unico vero obiettivo: rilanciare seriamente la pista Mattei. Ma non con le chiacchiere.
Winfly, condannato il Consorzio Sviluppo Industriale di Matera, Gruppo Cestari: “Le ragioni sacrosante di Winfly vincono anche in Tribunale”
Winfly: condannato il Consorzio Sviluppo Industriale di Matera, Gruppo Cestari: “Le ragioni sacrosante di Winfly vincono anche in Tribunale”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione dal Gruppo Cestari.
Le ragioni sacrosante di Winfly vincono anche in Tribunale: il Tribunale di Potenza, con ordinanza depositata oggi (R.G. n.1480/2018), ha rigettato l’istanza presentata dal Consorzio Sviluppo Industriale di Matera e avviata con l’ ex art. 700 Codice Procedura Civile (urgenza) ed ha condannato lo stesso Consorzio al pagamento delle spese processuali (circa 2 mila euro) a cui si aggiungono le parcelle degli avvocati incaricati dal Consorzio (altre 12 mila euro circa). L’ente consortile – presieduto da Carlo Chiurazzi – continua a sprecare denaro pubblico ed accetta di perdere per ora in quello che è solo il primo round, tenuto conto che è stato depositato da Winfly in Tribunale un decreto ingiuntivo che fa seguito alla richiesta di oltre 2,6 milioni, di cui 1.836.742 solo per il primo triennio e di 840.000 euro per il secondo triennio, a cui Winfly ha diritto, in base al contratto di aggiudicazione della gestione.
Tra gli sprechi più volte segnalati ci sono anche gli emolumenti destinati dalla politica (non certo con concorso pubblico) a Chiurazzi (80 mila euro l’anno) e al direttore Di Chio (115.084,23 euro per il 2014 e a 86.467,81 euro per il 2015). Di Chio, tra l’altro, ha ottenuto i compensi utilizzando il part-time, poiche’ contemporaneamente era Rup in altro comune. Quanto alla “produttività” di Chiurazzi i risultati sono sotto gli occhi di tutti: in tanti anni non c’è una sola nuova industria e un solo nuovo posto di lavoro. E poi c’è lo spreco già denunciato dalla Corte dei Conti, voluto dal Presidente Pittella, delle quote della Regione nella società dell’aeroporto di Salerno di cui si ignorano i tempi di operatività al volo mentre anno dopo anno cresce il passivo di gestione che anche la Regione Basilicata è dovuta a ripianare.
L’ordinanza del giudice del Tribunale di Potenza è l’ennesimo tassello del mosaico riconducibile ad incapacità e gestione irresponsabile di Chiurazzi& company. Invece di procedere ad investimenti a favore del processo di industrializzazione in Val Basento e dell’adeguamento-ammodernamento dell’aviosuperficie Enrico Mattei di Pisticci si alimenta il contenzioso legale che sottrae denaro pubblico a programmi di spesa istituzionalmente dovuti. Evidentemente la lezione impartita dalla Corte dei Conti sull’oculato impiego delle risorse finanziarie comunitarie, nazionali e regionali e soprattutto per l’adozione di strumenti improntati a trasparenza e legalità, non è ancora arrivata alla sede del Consozio Asi Matera.
A differenza di quanto accade, invece, Winfly, che ha vinto un bando europeo ad evidenza pubblica, ha dato testimonianza di “attaccamento” al territorio intanto perché con meno di 200 mila euro annui ha aperto al trasporto passeggeri con i primi voli sperimentali e mantenuto efficiente la struttura e poi promuovendo numerose iniziative per attrarre investitori anche esteri in ValBasento. Ma con il passare del tempo viene a galla la verità che si intende perseguire nell’interesse della comunità lucana a cui sono sottratte risorse finanziarie pubbliche che avrebbero dovuto essere spese in maniera trasparente ed efficiente per la soluzione di problemi essenziali per i cittadini e gli imprenditori, di cui la mobilità è solo un aspetto.
Come commentare, se non con forte amarezza una vicenda che parte da lontano:
Corpo del messaggio Gent.ma dr.ssa Patrizia Tinchitella,
“La ringrazio per l’invito rivoltomi e farò il possibile per essere presente;l’occasione per ascoltare ed intervenire sui problemi collegati allo sviluppo delle infrastrutture è della massima attenzione e della mia in particolare in quanto promotore da anni di infrastrutture che ,ancora oggi, ci sono inspiegabilmente ancora negate ( Ferrovia dello Stato e Bradanica). Con la promozione di Matera a Capitale della Cultura Europea non possiamo perdere l’opportunità di ribadire la necessità di superare il secolare ritardo delle infrastrutture nella nostra Provincia per quanto attiene il trasporto su gomme (Bradanica) , su rotaia (Ferrovia) e quello aereo (Pista Mattei) per la promozione dell’intero comprensorio del Metapontino e ,più ampiamente di tutta la nostra Regione da Matera al Pollino verso le aree del Nord Europa da un lato e verso l’Africa dall’altro.
Ringraziando, porgo distinti saluti Nicola Locuratolo ”
ORA, OGGI, con la ZES dell’area interportuale di Taranto nella piana di Pisticci, con l’imminenza del 2019, appuntamento europeo per Matera, siamo ancora a cincischiare su “Bradanica”, “Ferrovia dello Stato Ferrandina-Matera” (dopo aver già speso una pioggia di miliardi per l’ INCOMPIUTA più costosa d’iTALIA) e “Pista Mattei”. Come non comprendere l’importanza di una superficie aeroportuale per le esigenze dell’hub informatico che si vuole collocare a Matera in via S.Rocco, per le esigenze del trasporto aereo di alcuni prodotti agricoli della piana del metapontino, per le esigenze degli operatori delle aree industriali di La Martella ed Iesce, per le esigenze anche di un turismo balneare sull’arco ionico ed anche, e non ultimo, per le esigenze anche di un particolare turismo che può sentirsi attratto dalla Capitale Europea della Cultura raggiungibile con un mezzo aereo quasi personalizzato. Ci sarebbe ancora bisogno di aggiungere qualcosa ? ? ?
Se la matassa è molto più ingarbugliata da come si legge superficialmente, forse e dico forse, la Winfly ha diritto a richiedere un qualche risarcimento ( almeno così sembra da quando Lei asserisce) Bene! Si dia con immediatezza questo risarcimento dovuto e Winfly liberi il campo della Pista Mattei. Altrimenti qualcuno potrà chiedere i danni per il mancato utilizzo di questa opportunità, all’uno o all’altro dei due contendenti ed, in primis, alla Regione Basilicata.