Mediterraneo no triv, Mamme Libere e Medici per l’Ambiente, in una nota esprimono alcune considerazioni sui contenuti emersi durante il dibattito organizzato da 106 Express al quale hanno partecipato Giorgio Santoriello per l’associazione Cova Contro e la manager della Orofimi Group, Kristina Latuta, che ha dichiarato, tra l’altro, che le trivelle sono un attrattore turistico e che “in Russia il petrolio è sacro”.
Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
ll 14 agosto si è svolto un incontro confronto organizzato da 106 Express e tra Giorgio Santoriello per l’associazione Cova Contro e la manager della Orofimi Group con Kristina Latuta che dice di essere russa e di voler sponsorizzare la Basilicata in Russia
Durante il confronto, a tratti molto acceso sono emersi due aspetti: il primo è che la Rofimi Group è sponsorizzata dalla Fondazione Enrico Mattei e l’altra è che la sua manager Cristina Latuta e in rappresentanza della Rofimi Group, incalzata dalle domande, sostiene che “in Russia il petrolio è sacro” e che ” le trivelle sono un attrattore turistico”, tanto che in alcune zone si organizzano addirittura giri turistici con tanto di fila.
Noi stentiamo a credere che sia vero e possibile perché il turismo si basa e si deve basare, sulla possibilità di offrire un territorio pulito e non devastato dalle trivelle e dal petrolio.
Inoltre si sta portando a compimento anche il progetto di fare della Basilicata in areee a “rischio sismico” come la vaL d’Agri e la Valbasento, il deposito del gas nelle cavità sotterranee derivate dalle precedenti estrazioni fossili, con rischi per la popolazione come la dispersione di gas o esplosioni incontrollate.Il gas proviene da giacimenti metaniferi del bacino sud-est del mar Mediterraneo, israeliano e egiziano.
Il ministro Passera aveva annunciato di voler fare dell’Italia l’hub europeo del gas. La Basilicata si troverà così proprio nel mezzo dei gasdotti che vengono dall’Algeria e dalla Libia e dei tubi che porteranno gas dalla Turchia e dall’Azerbaigian. Chi vuole rendere la Basilicata l’hub energetico europeo e perchè?
In questo contesto cercare di far passare un messaggio come quello sostenuto da chi rappresenta la Rofimi Group è estremamente pericoloso per quanti hanno investito lavoro, sacrifici e dedizione per promuovere il turismo in Basilicata. Siamo anche molto dispiaciuti perchè tanti amministratori locali non hanno inteso prima verificare chi fosse la Rofimi Group. Al contrario, si è dato spazio e credibilità a chi, grazie all’impegno delle associazioni ambientaliste come Cova Contro, si dice convinto che petrolio e turismo possono coesistere e che addirittura” le trivelle in mare possono essere un attrattore del turismo”. I Sindaci che partecipano a eventi della Rofimi Group e che si mettono al collo il suo sponsor forse non hanno ben compreso e capito? Preferiamo pensare che il tutto sia frutto di approssimazione, superficialità e mancanza di preparazione piuttosto che pensare che vi è volontà certa di aprire le porte alla Rofimi Group e ad altre iniziative simili.
Noi ci impegneremo sempre a difendere il nostro territorio, il nostro mare, l’ambiente, dalla devastazione petrolifera senza mai accettare di mettere al collo la collanina del facile consenso.