Il Vescovo della Diocesi di Tricarico, monsignor Giovanni Intini, comunica le nomine pastorali per l’anno pastorale 2018-2019. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Cari Confratelli nel sacerdozio,
nel momento in cui mi accingo a rendere pubbliche le nomine per il prossimo anno pastorale 2018-2019, dopo un delicato e faticoso lavoro di tessitura, il mio pensiero va ad alcuni versetti del Vangelo di San Giovanni che vorrei condividere con voi: “Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie perla vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. ln questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica»” (Gv 4, 34-38).
Le parole di Gesù ci ricordano che anche per noi è di vitale importanza nutrirci della volontà di Dio e compiere l’opera per la quale ci ha chiamati.
In questo orizzonte essenziale per la nostra vita e il nostro ministero, si colloca il “seminare” e il “mie-tere”, metafore della nostra azione pastorale.
È capitato a tutti noi di seminare e non raccogliere e raccogliere quello che nonabbiamo seminato; ma chi semina è capace di gioire insieme a chi miete? Chi subentra nella fatica e raccoglie quello che non ha seminato, rende grazie e gioisce per chi ha seminato?
E chi semina lo fa con fiducia e impegno, pur sapendo che potrebbe non essere lui a raccogliere?
Solo nella consapevolezza della logica evangelica del “servo inutile” sarà possibile per noi edificare la Chiesa, popolo santo di Dio.
Dove “edificare” significa costruire ma anche offrire buona testimonianza perché i nostri fratelli e so-relle siano “edificati” dal nostro stile di vita.
Se, invece, siamo inclini a coltivare personalismi, rivalità e ogni tipo di maldicenze per screditare il fra-tello e il suo lavoro, cadiamo nel tragico equivoco in cui era caduta la comunità di Corinto, così come San Paolo denuncia nella Prima Lettera ai Corinzi: “Ma che cosa è mai Apollo? Che cosa è Paolo? Ser-vitori, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso. Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere” (1Cor 3,5-7).
In questa consapevolezza vanno letti gli avvicendamenti nella guida pastorale delle nostre comunità parrocchiali, è particolarmente evidente che il clima nel quale le nostre comunità vivono questi normali passaggi è molto influenzato dallo spirito col quale lo vive il pastore interessato.
Più sereno e libero è il presbitero, più la comunità percepisce che il cambio della guida pastorale non è una “oscura trama del vescovo” ma solo un normale passaggio nella vita di una comunità che continua nella sequela di Cristo il suo pellegrinaggio nella storia.
Auspicando per tutti noi pastori una costante e responsabile crescita umana, cristiana e ministeriale, vi rendo note le nomine per il prossimo anno pastorale 2018-2019, che voi avrete cura di partecipare alle comunità parrocchiali della nostra diocesi.
Don Nicola Urgo, vicario generale della nostra diocesi, lascia la guida pastorale della parrocchia di San Potito in Tricarico, per potersi dedicare con più serenità al delicato ufficio di vicario generale. Come impegno pastorale, don Nicola si prenderà cura della parrocchia Madonna di Pompei allo Scalo di Garaguso.
Questa scelta intende confermare e rafforzare l’indole diocesana dello Scalo di Garaguso, dove a breve avranno inizio i lavori di costruzione del nuovo centro pastorale a servizio di tutta la nostra chiesa loca-le.
A sostituire don Nicola sarà Don Paolo Paradiso, che diventa nuovo parroco di San Potito in Tricarico.
Parroco della parrocchia Maria SS. del Carmelo in Campomaggiore, al posto di don Paolo, sarà Don Claudio Molfese, che lascia la cura pastorale di Calle e dell’Ospedale di Tricarico.
Come già noto, Don Pino Daraio è stato chiamato dalla Conferenza episcopale di Basilicata come nuovo Vicerettore del Seminario regionale di Potenza, a sostituire don Pino nella guida pastorale della Parrocchia Sant’Antonio di Padova e nel coordinamento pastorale della zona di Stigliano sarà Don Gaetano Grippo, che lascerà la responsabilità pastorale della comunità di San Nicolò Magno in Guardia Perticara.
La comunità parrocchiale di San Nicolò Magno in Guardia Perticara sarà affidata alla cura pastorale di Don Vincenzo Cantore che si avvarrà della collaborazione degli altri sacerdoti della zona pastorale.
La comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta in Gallicchio sarà affidata a Don Paolo Dinota, che continuerà a guidare anche la comunità parrocchiale di San Nicolò Magno in Missanello.
A questo proposito sento il dovere di ringraziare don Marco Volpe, per il lavoro pastorale portato avanti nella comunità di Gallicchio in questi anni e don Nicola Balzano che, negli ultimi mesi, è subentrato con discrezione e serena responsabilità, sono certo che continuerà ad assicurare il suo servizio pastorale, compatibilmente con gli altri impegni diocesani e regionali.
Nuovo parroco della comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta in Gorgoglione sarà Don Francesco Lauciello. Questa comunità, dopo la partenza di padre Alessandro, che ringrazio per il buon lavoro svolto, è stata retta dai padri africani della Congregazione dello Spirito Santo che, con zelo, si sono alternati in questi mesi.
A coadiuvare don Antonio Mattatelli a Montemurro ci sarà come viceparroco Don Silas Ugon-Nanbonu, un sacerdote nigeriano della Diocesi di Orlu, che è in Italia per completare il dottorato in teologia.
Anche nel collegio degli assistenti di Azione Cattolica ci saranno dei cambiamenti: don Giovanni Trolio lascia la responsabilità a Don Nicola Soldo che diventa così assistente unitario e adulti diocesano; assistente del settore giovani di AC sarà Don Francesco Barbarito che lascia l’ACR a Don Alessio Cafarelli.
A don Giovanni Trolio e a don Gaetano Grippo va la nostra gratitudine per il lavoro appassionato che hanno profuso per l’accompagnamento dei laici di AC. Torna in diocesi stabilmente Don Angelo Auletta, che ha concluso il suo servizio di assistente ecclesiastico all’ospedale Gemelli di Roma.
In questi anni, don Angelo ha svolto con competenza un servizio molto apprezzato e stimato. Tuttavia, non ha potuto completare il Dottorato in Teologia Pastorale presso la Pontificia Università Lateranense; perciò da quest’anno si dedicherà a completare questi suoi studi che lo appassionano.
In diocesi avrà la responsabilità della Pastorale familiare e della formazione degli animatori musicali delle nostre comunità.
Carissimi Confratelli, rendendo note queste nomine per il prossimo anno pastorale 2018-2019, auspico una feconda crescita per la nostra chiesa diocesana e un sereno cammino di vita cristiana, che ci aiuti a rendere ragione della nostra fede davanti al mondo.
A tutti desidero manifestare la mia gratitudine per la disponibilità e la volontà di mettersi in gioco, an-che se fra difficoltà, fragilità e timori.
Sono convinto che tutti saprete dare il meglio di voi stessi per servire il Signore e i fratelli con gioia e letizia.
Auguro a tutti una serena conclusione del periodo estivo e una buona ripartenza del cammino pastorale.
Fraterni e cordiali saluti.