A 14 giorni dalla prima denuncia fatta dal sottoscritto, in concomitanza di un incendio di grosse dimensioni sviluppatosi in un’area della Zona Paip 1 compresa tra Via Cosenza e via dei Mestieri, probabilmente di origine dolosa alimentata dalla enorme presenza di erbaccia secca in un’area di oltre 5 ettari, registriamo nella serata del 31 Luglio ed in quella del 01 Agosto altri 2 incendi nella medesima area , nell’ultimo del quale sono andati distrutti anche 2 cassonetti della spazzatura.
Incendi che hanno ancora una volta messo in pericolo una grossa quantità di alberi presenti nella zona e sprigionato una nube tossica (vista la presenza di rifiuti , plastica dentro e fuori i cassonetti ) che ha per ore reso irrespirabile l’aria agli abitanti della zona.
Solo l’atteggiamento fattivo e responsabile degli abitanti , che sono prima personalmente intervenuti a cercare di arginare le fiamme pur mettendo in pericolo la propria incolumità, e poi hanno segnalato il tutto ai Vigili del Fuoco, ha consentito d limitare i danni .
La tutela dei cittadini e dell’ambiente non può essere solo uno slogan elettorale, è ora che immediatamente venga dato corso a tutti gli interventi di pulizia dell’intera area con priorità assoluta .
Si faccia ogni cosa pur di garantire l’incolumità alle persone e rendere decorosa una situazione che ha superato i limiti della sopportazione.
Sono a conoscenza di una delibera di giunta che stabilisce (non si sa con quale criterio) le priorità di intervento legate allo sfalcio dell’erba in città e per la quale bisogna riconoscere l’impegno all’assessore Elettrico, ma chiedo ufficialmente che venga prioritariamente interessata da tale operazione l’area di cui sopra, presa ormai di mira da qualche incosciente che attenta alla salute pubblica in maniera sistematica , scientifica e quotidiana .
Si impone tra l’altro anche l’immediata sostituzione ed integrazione dei cassonetti andati ormai distrutti a causa dell’incendio per evitare che l’annoso problema dell’immondizia (spesso la zona diventa una discarica di rifiuti di ogni tipo) superi anch’esso il limite della sopportazione.
Per uscire dall’emergenza costante e dalla estemporaneità degli interventi, propongo che il Sindaco e l’Assessore all’Igiene urbana Elettrico, istituiscano al più presto una commissione tecnico istituzionale composta da vigili urbani , tecnici comunali e rappresentanti di quartiere al fine di effettuare una attenta e minuziosa ricognizione in ogni zona della città comprese le periferie per mappare in dettaglio tutti le varie criticità presenti (erba alta, pulizia, cassonetti insufficienti, isole ecologiche mancanti, stato della viabilità e dei marciapiedi, etc….) al fine di costituire un vero e proprio “catasto delle criticità” fondamentale per programmare economicamente e temporalmente gli interventi in maniera mirata , continua e sistematica per il bene della città e di tutti i cittadini.
Proposta del presidente Bronzino per una gestione efficace della Forestazione
Stop alla piaga annuale degli incendi e al degrado del territorio con una gestione oculata e intelligente dei boschi lucani, che coinvolga direttamente e con continuità gli operatori responsabilizzandone ruolo e funzioni e attivando allo stesso tempo forme di garanzia per il patrimonio ambientale. La proposta, rivolta a tutti i soggetti che si occupano di forestazione e tutela dell’ambiente, è stata avanzata dal presidente della Camera di commercio di Matera, Domenico G.Bronzino, in considerazione dei danni procurati ogni anno al territorio da incendi spesso dolosi, che creano danni anche al sistema produttivo locale. “Più volte –ha detto Bronzino – si è parlato di intervenire in maniera efficace di lotta al problema degli incendi e di gestione della forestazione, che richiede investimenti di milioni di euro ma i risultati non sempre sono quelli auspicati visto che ogni anno si è costretti a fare la conta delle centinaia di ettari finiti in fumo. Molte volte la spesa non vale l’impresa, senza dimenticare che in periodi dove è maggiore la richiesta di manodopera in agricoltura si sottraggono risorse umane preziose per impiegarle nei cantieri forestali. Ma i risultati spesso non sono quelli auspicati, visto che sono carenti – e per vari motivi sia la pulizia del sottobosco che la vigilanza e ciò predispone al rischio di incendi. Tutto questo dimostra che occorre cambiare decisamente rotta nella gestione del patrimonio forestale lucano, che deve uscire dal circolo vizioso e temporaneo della garanzia delle 151 giornate di lavoro assicurate agli operai, per passare a un loro impiego efficace e costruttivo’’.
Bronzino propone che le maestranze vengono motivate e responsabilizzate nella costituzione di società di gestione diretta. “E’ auspicabile –ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera- che si attivino norme e opportunità perchè gli operai forestali si costituiscano in società per la gestione diretta di comprensori, boschi, assicurando all’azienda una somma per le spese manutentive. Ma con l’impegno e il vincolo ad assicurare tutto l’anno la perfetta tenuta e la vigilanza delle aree verdi e al ripristino con oneri propri delle zone eventualmente danneggiate. Alla società,oltre alla garanzia delle 151 o più giornate per ciascun lavoratore,potrebbero venire introiti aggiuntivi dalle opportunità del selviturismo e dal altri progetti. Ritengo che in questo modo la Basilicata attiverebbe in concreto una gestione oculata, continua ed efficace del patrimonio boschivo evitando di sottrarre risorse umane al mondo agricolo. Si passerebbe così da una gestione assistenziale e stagionale della forestazione superando,per esempio, le attuali fasi di degrado del sottobosco e i rischi di incendi, a un investimento imprenditoriale intelligente e produttivo delle aree, attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione diretta degli addetti. Auspico che su questa proposta, che va approfondita e integrata, si apra a vari livelli una riflessione che possa portare già dalla prossimo anno a una migliore gestione dei patrimonio boschivo e ambientale della Basilicata’’.