“Auspichiamo che la Regione Basilicata avvii al più presto le pratiche necessarie per l’apertura del centro di accoglienza per i braccianti stagionali di Palazzo San Gervasio. Il rischio è che i migranti tornino a vivere in baracche e in alloggi di fortuna, come già sta accadendo in questi giorni, alimentando quel sistema di illegalità proprio del fenomeno del caporalato che in questi territori è ancora radicato”.
È quanto affermano il coordinatore regionale Flai Cgil Basilicata Vincenzo Esposito e il segretario generale Flai Cgil Potenza Giuseppe Burdi.
“La non riapertura del centro a stagione della raccolta del pomodoro già iniziata, causata dai ritardi nell’approvazione della delibera della Giunta regionale per il finanziamento necessario, mette a repentaglio tutto il lavoro svolto fin qui per il contrasto al caporalato nella nostra regione – continuano Esposito e Burdi – Ricordiamo che lo scorso anno l’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio ha accolto fino a 400 lavoratori stagionali, offrendo servizi igienico sanitari, una mensa, un poliambulatorio e il trasporto dal centro ai campi grazie a un accordo tra le organizzazioni agricole e le organizzazioni sindacali di categoria Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. Snodo, quest’ultimo, fondamentale per ripristinare la legalità nel settore ed evitare tragici incidenti come quelli che si sono verificati nel foggiano e, in ultimo, in Val d’Agri, dove un lavoratore ha perso la vita in uno scontro stradale.
Come Flai Cgil – concludono i sindacalisti – continueremo a monitorare la situazione attraverso il Sindacato di strada che ci vede impegnati nei luoghi di lavoro o nei posti di ritrovo, nelle piazze o nelle rotonde dove vengono a volte ingaggiati i migranti dai caporali, incontrando i lavoratori, diffondendo materiale informativo e contratti tradotti in diverse lingue, fornendo supporto circa i servizi.
Le piogge di questi giorni, tra l’altro, rendono ancora più necessario il lavoro dei braccianti agricoli stagionali, impedendo ai mezzi di inoltrarsi nei terreni. L’apertura di Palazzo San Gervasio, dunque, è ancora più urgente per consentire di proseguire le attività di contrasto al capolarato e ripristinare la legalità”.