Colpo di scena nell’inchiesta giudiziaria “Il suggello” per quanto riguarda la strategia difensiva del governatore lucano Marcello Pittella, agli arresti domiciliari dallo scorso 6 luglio per falso ed abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi truccati della Sanità lucana. Gli avvocati Donatello Cimadomo ed Emilio Nicola Buccico restano nel collegio difensivo del governatore lucano ma per il ricorso in Cassazione, presentato dopo aver letto le motivazioni del tribunale del riesame che avevano respinto la richiesta di remissione in libertà, motivate con il rischio di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato, Marcello Pittella ha deciso di affidare la sua vicenda giudiziaria all’avvocato Franco Coppi, 80 anni il prossimo 28 ottobre, considerato il re dei cassazionisti e noto per aver difeso nella sua lunghissima carriera nomi altisonanti della politica italiana come Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi. Franco Coppi si è anche occupato dell’omicidio di Sarah Scazzi, quindicenne di Avetrana brutalmente uccisa otto anni fa: Coppi in questo caso è stato l’avvocato di Sabrina Misseri, condannata in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio della cugina. Marcello Pittella prova quindi la carta-Coppi per un verdetto, quello della Cassazione, che rappresenta l’ultima chance per continuare il suo percorso politico. Se la Cassazione accoglierà le richieste dell’avvocato Coppi il governatore lucano potrà continuare a guidare la Regione Basilicata fino alle prossime elezioni regionali e poi provare a chiedere la riconferma in qualità di candidato presidente del centro sinistra. In caso di verdetto negativo è evidente che Marcello Pittella sarebbe costretto a rassegnare le dimissioni.
Michele Capolupo