Massimo Zullino (Lega Basilicata): “Si vince con la Lega e senza inciuci”. Di seguito l’intervista rilasciata dall’esponente lucano della Lega Basilicata sulla situazione politica in Basilicata in vista delle prossime elezioni regionali.
Quale colore vede per la Basilicata?
Il colore blu come quello della Lega, blu come il cielo, puro, chiaro, luminoso, dove ogni cittadino può correre e rincorrersi con la felicità. Il colore di un sorriso, questa è l’idea di regione che vorrei. Bastano poche parole per comporre il puzzle della rinascita in Basilicata: lealtà del gruppo di lavoro, competenza, meritocrazia, e tanta umiltà, tutto il resto vien da sé.
Sugli attacchi di questi giorni al vostro segretario Cappiello?
Dico a quei finti perbenisti che il tempo degli inciuci è finito, se lo mettano bene in testa. Il segretario Cappiello, alla sordità di alcuni, lo ha ribadito con forza. La lega c’è in Basilicata, esiste, è primo partito, e deve essere il traino per la rinascita della Basilicata. Il gruppo è unito più che mai con la segreteria, e le mire distorte di alcuni è bene che rimangano chiuse a chiave nel cassetto.
Come, ricostruire, da dove partire?
Siamo abituati a finte ricostruzioni dove dietro c’è un piano ben architettato a danno dei cittadini, quello di sostituire il mal governo, e non di cambiarlo con un altro che voglia il bene di tutti. Ci si vuole appropriare della poltrona di un finto re e metterne un altro ancor più finto.
Dobbiamo combattere, togliere le maschere che appartengono a questa società, avere la voglia e la forza di esprimere il nostro credo senza il timore di subire ripicche o finire prosciugati nell’anima. Bisogna ritornare ad avere il piacere disinteressato di credere in qualcosa, in qualcuno che poi sarà espressione dei nostri sogni.
Come vede la classe politica di questa regione?
Finti signorotti che cercano di farti sentire solo, inutile, vogliono legarti a loro con l’idea di elargire qualche favoruccio.
Mirano a scoraggiarti per annientare il potere che abbiamo, e cioè quello del coraggio e del voto. Mettono in condizione le persone di far votare sempre i soliti noti, o ancor peggio di non fare andare a votare chi non la pensa come loro perché creano una situazione di scoramento, cossiche’ possono contare sulla loro base, fatta da un numero di adepti sottomessi a ricatti, menzogne, pochezza. Purtroppo tante brave persone sono costrette a chinare la testa e a dire “si padrone”.
Sulla situazione Pittella e alle sue non dimissioni?
Quando accadono a chiunque situazioni come quella di Marcello Pittella me ne dispiace da un punto di vista umano e non godo delle disgrazie giudiziarie altrui. Mi piace vincere sul campo e non perché l’avversario stramazza al suolo per altri motivi. Credo nel lavoro dei magistrati e se Pittella sarà giudicato colpevole dovrà pagare. Vero è che se saranno confermate le accuse in via definitiva sarebbe un fatto gravissimo. Penso a quei ragazzi vincitori legittimi di concorso che invece di un posto di lavoro si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano; questo mi fa venire il voltastomaco. Non mi piace essere ipocrita, ma quello delle raccomandazioni è un problema che esiste e va debellato. Negli ultimi anni c’è stata una percezione maggiore su questo, dovuta al fatto che un gruppo ristretto di persone al potere in Basilicata potesse disporre a proprio piacimento della cosa pubblica per interessi meramente personali, mettendo in campo azioni volte ad elargire favori e denari ai soliti noti, amici degli amici.
Credo non sia giusto puntare il dito solo contro Marcello Pittella, che non diventi il capro espiatorio di tutto e di tutti. Se Pittella non si dimette avrà i suoi buoni motivi ma faccio fatica a capirli.
Sulle accuse rispetto al fatto che la Lega Basilicata non voglia unire il centrodestra?
Lega Basilicata professa il cambiamento, e cambiamento, quello vero, significa giovani, pulizia, arte, tradizione e innovazione.
Significa infrastrutture e collegamenti, controllo delle estrazioni petrolifere, redistribuzione delle ricchezze derivanti dal petrolio a favore dei ragazzi lucani che invece di scappare devono rimanere in Basilicata per dare quel valore aggiunto che serve alla nostra regione.
Vogliamo essere vincenti non per accordi che riguardano solo e soltanto la spartizione di poltrone, ma per azioni profonde che portino alla rinascita di questa meravigliosa regione. La nostra porta è aperta a tutti coloro che vorranno perseguire solo gli interessi dei lucani. Chi non è d’accordo con questa linea di pensiero ci attacchi pure, ma noi agli insulti rispondiamo con un bacione.
La formula vincente alle prossime elezioni regionali sarà andando solo con un’ampia coalizione?
Ogni soluzione potrà essere vincente: andare tutti uniti come CDX, da soli con liste civiche, con il M5S, ma se le fondamenta di una costruzione non si baseranno su sani principi come ho enunciato prima, tutto si sgretolerà ai primi venti e rimarranno solo macerie come quelle che ogni giorno siamo abituati a commentare e raccogliere.
Un augurio e una speranza per la Basilicata.
Quello di mettere in campo idee concrete, creative ma allo stesso tempo attuabili, ed è ciò che stiamo facendo. Bisogna pensare più alla poesia ed essere meno egoisti. Guardare negli occhi la purezza, i sorrisi dei bambini, dei nostri figli, dei nipoti, delle persone che soffrono, e poi guardarsi dentro, solo così potremmo cambiare qualcosa.