Straordinaria partecipazione nella serata di sabato 25 agosto per la festa dei 500 anni di Rotondella, il paese che vide nascere il proprio nucleo urbano nel 1518. Non solo tanta partecipazione dal vivo in Piazza Risorgimento,ma anche attenzione da tutto il mondo per la diretta streaming (tramite il canale Facebook del Comune) con più di duemila collegamenti dall’Italia e dall’Argentina, Stati Uniti, Francia e Germania, dove risiede la gran parte dei rotondellesi all’estero.
La serata, condotta e coordinata dal giornalista Pino Suriano, è stata aperta dai saluti video di due illustri “figli” di Rotondella: il grande regista argentino di origini rotondellesi, Alejandro Agresti (autore de “La casa sul lago del tempo” con Keanuu Reeves e Sandra Bullock); e Giuseppe Mazzei, ex vicedirettore del TG1 di Bruno Vespa e del Gr di Sergio Zavoli.
Dopo il saluto degli ex sindaci c’è stata la presentazione del libro collettivo “Io che a Rotondella” (Edizioni Edigrafema) introdotto dalla curatrice Antonella Santarcangelo.
Ospite speciale della serata il pianista e compositore Enzo Defilpo, che ha suonato per il suo paese. Straordinario e creativo il suo contributo, che ha intrecciato melodie celebri con un motivetto popolare di Rotondella. Il Maestro ha strappato applausi al suo pubblico e anche a quello virtuale in diretta Facebook. “Abbiamo voluto raccontare in forme diverse tutto il bello che abbiamo”ha detto Pino Suriano.
E così si è passati dalle chiese (Pamela Fabiano), ai tesori d’arte (Lia Manolio), all’agricoltura (Enrico Bianco) fino ai meravigliosi scorci ambientali dei calanchi e delle gole di Candela (Enzo Ripoli). Ospite della serata l’imprenditrice del brand “Candonga” Carmela Suriano, anche lei di origini rotondellesi. Presente l’assessore regionale Roberto Cifarelli. Non è mancato un momento di animazione, con le poesie di Francesco Fittipaldi e un ballo popolare antico.
Per l’occasione il sindaco Vito Agresti e il suo vice Pasquale Gentile hanno voluto annunciare l’intitolazione di due strade dedicate rispettivamente al compianto parroco don Felice Esposito e all’ex direttore della Zecca Nicola Ielpo. Poi, per il finale, taglio della torta e sospiri per tutti. 500 anni non sono pochi.