Strada statale Potenza-Melfi, Cgil dice no alla terza corsia. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Si assuma la questione dell’infrastrutture quale questione prioritaria e si provveda subito alla realizzazione della doppia corsia Potenza – Melfi. Occorre che la Regione Basilicata apra una vertenza con il governo nazionale affinché si colmi quel gap infrastrutturale che da decenni interessa la nostra regione.
Le infrastrutture rappresentano la pre-condizione dello sviluppo di un territorio e allora come facciamo a parlare dello sviluppo della Basilicata se l’arteria più importante quale è la Potenza-Melfi versa nello stesso stato di un trentennio fa? Quando la Fiat – ricordiamo – decise di insediare un importante stabilimento nell’area industriale di San Nicola di Melfi, stabilimento divenuto col tempo il più importante insediamento industriale del Mezzogiorno.
La Potenza-Melfi, da molti definita la “strada del lavoro” mette in collegamento il traffico dell’intera regione, del suo capoluogo e hinterland, con lo stabilimento F.C.A. ed è percorsa tutti i giorni da migliaia di lavoratori. La stessa dovrebbe servire a collegare il traffico proveniente dalla Sa-Rc sulla dorsale Adriatica, un’opera di utilità nazionale, sulla quale Anas continua a dire che il traffico medio giornaliero colloca l’arteria come una extraurbana di secondo livello e quindi non assoggettabile alla costruzione della doppia corsia per ogni senso di marcia.
L’arteria ormai rappresenta sempre di più il problema di questa regione, il cui ammodernamento previsto nel piano Anas del 2007 e finanziato nell’agosto 2011 con delibera CIPE n. 62 del 03/08/20111 è insufficiente e le risorse sono state spese male.
Dei 200 milioni di euro stanziati solo una parte sono stati appaltati e consegnati all’impresa aggiudicataria Tecnis e oggi affidati a Aleandri con un fitto di ramo d’azienda di sei mesi scadenti il 31 dicembre, mentre è in corso di aggiudicazione la gara per la messa in sicurezza del “viadotto Scescio” le cui condizioni destano molte preoccupazioni.
Quell’arteria non ha bisogno della terza corsia bensì di una doppia corsia per ogni senso di marcia. Per questo, oltre a condividere l’appello del presidente del Conisglio regionale Vito Santarsiero, chiediamo ad Anas di non buttare quelle risorse, seppur insufficienti, ma di utilizzarle per la costruzione di tratti funzionali della doppia corsia.
Lanciamo un appello a tutte le forze politiche e non di questa regione affinché si adoperino in questa direzione.