Il Delegato provinciale FIN, Nicola Cea, ha inviato alla nostra redazione una nota in vista dell’avvio dei lavori al PalaSassi di Matera, che rischiano di impedire l’utilizzo della piscina comunale. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
A pochi giorni dalla riapertura della stagione natatoria sia agonistica che amatoriale, si ripropone la questione della riapertura dell’impianto sportivo Palasassi che, tra l’altro, ospita l’unica vasca omologata per manifestazioni federali.
In verità, questa volta a tenere banco è una buona notizia, ovvero l’avvio e l’esecuzione di importanti lavori di riqualificazione che interesseranno soprattutto il palazzetto, e che sicuramente restituiranno alla città un impianto più moderno e migliorato sotto molti aspetti e quindi di più confortevole fruizione da parte degli utenti. L’altra faccia della medaglia, che inevitabilmente fa il paio con la prima, è l’incertezza sui tempi e sulle modalità di realizzazione di tali lavori che rischiano di portare alla chiusura immediata e continuativa almeno sino a tutto giugno 2019 di tutta la struttura, ivi compresa la parte relativa all’ambiente piscina che pure, da quanto risulta, sarebbe quella più marginalmente interessata dai detti lavori.
E’ facilmente intuibile il grave danno che deriverebbe a tutto il mondo natatorio provinciale da una chiusura così prolungata nel tempo, seppur positivamente valutabile per le motivazioni che la contraddistinguono. Ripercussioni negative non solo per il settore agonistico, che si vedrebbe privato della possibilità anche solo di iniziare qualsiasi attività federale pena così l’ esclusione da ogni graduatoria nazionale, ma anche per tutta una numerosa fascia di utenti, semplici cittadini, portatori di handicap, senza contare le numerose scuole che da anni usano la piscina comunale anche come valida alternativa alle note carenze strutturali scolastiche. Una rilevante fascia di utenti che pratica attivamente una salutare disciplina sportiva quale il nuoto, vedrebbe così compromesso per un tempo così lungo la possibilità di dedicarsi alla stessa. Alla luce di ciò si auspica che l’amministrazione comunale, proprietaria dell’impianto in questione, valuti la possibilità di esecuzione separata dei detti lavori in modo da consentire una chiusura parziale ed a fasi alterne dei due ambienti costituenti la struttura (piscina, palazzetto), o comunque altra soluzione alternativa che salvaguardi, nei limiti del possibile, la continuità dell’attività sportiva, riducendo al minimo i disagi per gli utenti tutti.
In ogni caso la FIN (Federazione Italiana Nuoto), dichiara sin da ora la propria disponibilità a collaborare in tal senso con l’amministrazione.