Ti do i miei occhi”: la proposta della Provincia per sensibilizzare la comunità sul tema della violenza domestica
L’assessore Bona: “Chiamiamolo Il giorno della donna, non più festa, e riempiamo l’8 marzo di contenuti”
La Consigliera di Parità Provinciale di Matera in collaborazione con l’assessorato provinciale alle Politiche del lavoro, insieme alle associazioni Diva, Moica, Fidapa, Voce di Donna, Vaso di Pandora, Donne Europee Federcasalinghe e i Comitati Pari Opportunità della Provincia di Matera, ASM e Camera di Commercio hanno presentato l’iniziativa “Ti do i miei occhi”. Il film, della regista spagnola Iciair Bollain, che verrà proiettato il 7 marzo 2009 alle ore 10.00, presso il Cinema Comunale di Matera, per tutti gli istituti scolastici superiori di Matera e il giorno 8 marzo 2009, sempre al Cinema Comunale e sempre gratuitamente, alle ore 17.30 per tutti coloro che saranno interessati.
“Ti do i miei occhi – ha dichiarato la consigliera di Parità Provinciale Tonia Giacoia – affronta il delicato tema della violenza domestica sulle donne, attraverso il rapporto vittima-carnefice.
Un film che, nonostante abbia ricevuto 7 premi Goya, gli Oscar spagnoli, e la Concha de Plata del Festival di San Sebastian, non è riuscito a entrare nei circuiti commerciali, pur avendo trattato con grande maestria uno dei problemi più diffusi, e difficili da combattere, della nostra società.
Nel nostro territorio – ha proseguito la Consigliera – sappiamo esserci diversi casi di violenza domestica, casi che nella provincia diventano veramente numerosi, ma che non riescono a emergere per paura.”
“Proprio perché i casi di violenza domestica – ha sottolineato l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Pasquina Bona – stanno aumentando, la Provincia, nel rispetto del proprio ruolo istituzionale, si è sentita in dovere di impegnarsi concretamente per contrastare questa tendenza.
Così è nata questa iniziativa di sensibilizzazione che, forte anche della sinergia tra la consigliera di Parità e le associazioni, spera di incidere nel tessuto sociale.
Un importantissimo contributo per l’8 marzo che io proporrei di chiamare Il giorno della donna, perché il termine festa ha finito, nel corso degli anni, per depauperare di contenuti di un progetto che inizialmente si prefiggeva scopi del tutto autorevoli. Perché l’8 marzo deve essere considerata una occasione per valorizzare l’impegno delle donne in tutte le sfere della società; dunque una giornata da riempire di contenuti per accrescere la nostra consapevolezza e promuovere una nuova cultura di rispetto dei diritti e delle libertà delle persone. Anche e soprattutto – ha concluso la Bona – in momenti come questo, caratterizzati da una grande incertezza, non possiamo lasciare che la soglia di tolleranza si abbassi, e dobbiamo fare in modo che chiunque, qualunque sia il ruolo che ricopre nella società, dia il proprio contributo per spezzare questa catena”.
Scheda Film "Ti do i miei occhi"
Un film di Icíar Bollaín. Con Luis Tosar, Laia Marull, Candela Peña, Rosa María Sardá
Titolo originale Te doy mis ojos. Drammatico, durata 109 min. – Spagna 2003.
Perché una donna resta per dieci anni con un uomo, fisicamente e psicologicamente violento, che la picchia? A Toledo la bella Pilar, spinta dalla paura, fugge da casa e dal marito Antonio col figlio Juan, rifugiandosi dalla sorella, ma qualche tempo dopo, ancora innamorata del marito e fiduciosa nelle sue promesse di ravvedimento, ritorna con lui. Il secondo distacco sarà definitivo. Scritto con Alicia Luna, il 3° lungometraggio dell’attrice madrilena I. Bollaín affronta il tema della violenza domestica sulle donne, riuscendo a subordinare i suoi espliciti intenti didattici alla complessità di un dolorante rapporto umano, a un ammirevole scavo psicologico dei personaggi. 7 premi Goya, gli Oscar spagnoli, e la Concha de Plata del Festival di San Sebastian ai due interpreti principali: L. Marull, fragile e forte con uno splendore che le viene dall’interno, e il sobrio, intenso L. Tosar che analizza, sfaccettandole, le contraddizioni del suo difficile personaggio.
l ho gia visto il film,molto crudo,cosi come cruda è la condizione di molte donne.mi viene una rabbia quando sento ste cose che mi verrebbe da giustiziarli uno ad uno