Giuseppe Maiuri, consigliere comunale di Policoro Futura, ha inviato alla nostra redazione, il testo documento sottoscritto dalle minoranze consiliari con cui si contestano le scelte dell’Amministrazione Comunale di Policoro guidata dal sindaco Mascia. Di seguito la nota integrale.
Con un documento firmato e depositato in data odierna (11 settembre), l’intera minoranza consiliare (Bianco, Di Pierri, Leone, Maiuri e Modarelli), preso atto della crisi ormai perdurante dell’amministrazione comunale di Policoro, che sta comportando da tempo l’abbandono della Città a sé stessa e l’assenza di ogni prospettiva programmatica, ha chiesto un consiglio comunale straordinario per capire se ci sono possibilità e soprattutto la volontà di uscire da questa drammatica situazione o se invece le tattiche, le poltrone ed i veti incrociati, magari provenienti anche da “livelli partitici superiori”, debbano continuare a tenere in ostaggio l’intera comunità. Manca da tempo un assessore (tra l’altro anche all’agricoltura e turismo) che ha lasciato l’incarico in piena estate, si sono formati nuovi – e sino ad ora sconosciuti – gruppi all’interno della maggioranza, le commissioni sono bloccate, non esiste alcun raccordo tra Giunta e Consiglio. La Città è allo sbando : le scuole, l’ospedale, l’agricoltura, lo sviluppo urbanistico, la sicurezza, l’igiene urbana, l’economia e il turismo ed altro, sono tutti problemi reali di cui il sindaco non si sta seriamente occupando mentre invece lo stesso continua a prospettare una soluzione politica ed una delega assessoriale al giorno ma tutto si conclude puntualmente con un nulla di fatto. La discussione, allora, ritiene la minoranza, è assolutamente necessaria e peraltro consona ad una comunità che dovrebbe essere democratica e come tale trasparente nelle sue scelte e volta al perseguimento dell’interesse pubblico. Seppure le due coalizioni oggi di minoranza siano state spesso contrapposte su molti temi, e comunque antagoniste nella scorsa competizione elettorale (una faceva capo a Di Pierri e l’altra a Leone), le stesse, in questo delicato momento ritengono di dover unire le forze per poter portare in consiglio comunale i problemi reali della Città che invece Mascia ed i suoi (saranno ancora suoi) continuano a nascondere inseguendo, evidentemente, altri interessi e incastri politici, a vario livello, che con la Città c’entrano davvero molto poco. Se soluzioni non se ne intravedono, ritiene la minoranza, è opportuno che Mascia ne dia atto ed ove occorra formalizzi subito le sue dimissioni evitando il penoso trascinarsi di uno stallo amministrativo ormai cronico e dunque insopportabile.