Come è noto, con l’avvento dell’agricoltura “moderna” molte antiche varietà sono state messe da parte, o perché soppiantare da varietà più produttive o perché il mercato non ha trovato più conveniente la loro commercializzazione. Tra queste possiamo annoverare moltissime specie di cereali, come la segale.
Nel corso del suo lavoro di “caccia” alle antiche varietà, l’ALSIA si è imbattuta in alcuni agricoltori che coltivavano una varietà di segale che è poi stata classificata dai tecnici dell’Agenzia come segale Iermana. Questa è un’antica varietà citata in alcuni trattati di agricoltura e di costume del secolo XIX.
Come per i semi di altre antiche varietà locali, l’ALSIA ha proceduto, da una parte, a conservarli ex situ presso la propria banca del germoplasma, e contemporaneamente ha avviato un’azione di conservazione in situ direttamente presso le aziende di alcuni agricoltori custodi.
Nel corso delle annate agrarie 2015-2016 e 2016-2017 oltre una ventina di agricoltori custodi sono stati selezionati, previa partecipazione ad un avviso pubblico, per la coltivazione/conservazione della segale Iermana.
Anche quest’anno l’ALSIA ha pubblicato un avviso reperibile presso i suoi uffici, le sue Aziende Sperimentali e presso il suo sito web, sezione “Amministrazione Trasparente”/ ”Bandi di gara e contratti”.
Gli interessati dovranno produrre, entro il 10 di ottobre 2018, domanda di partecipazione; gli agricoltori selezionati riceveranno da 30 a 50 Kg di seme di Segale Iermana con il preciso obbligo che ad avvenuto raccolto dovranno restituire all’Agenzia il 10% del prodotto. Ciò al fine di poter procedere l’anno successivo ad un ulteriore bando di selezione.
L’Agenzia si impegna, inoltre, a erogare assistenza tecnica in tutte le fasi colturali, ad inserire gli agricoltori in una micro filiera costituita da altri agricoltori custodi di segale, da piccoli mulini e da panifici interessati al ritiro del prodotto ed alla sua trasformazione.