Antonio Materdomini, Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Matera: “Le bacchettate non abituano il sindaco De Ruggieri alla correttezza istituzionale”.
Il gioco delle tre carte è l’ultima delle possibilità rimaste al sindaco Raffaello De Ruggieri, oramai sempre più specializzato nella disinformazione,la cui finalità sembra rivolta a prendere in giro i materani, cercando di nascondere ai cittadini i gravi limiti amministrativi mostrati con la gestione dei fondi per Matera 2019.
Non potendo giustificare i ritardi incomprensibili accumulati in vista del 2019, il sindaco continua a citare una inesistente distrazione di finanziamenti di là da venire: i fondi per le periferie che assegnano 13 milioni di euro per Matera Città e 18 per Potenza.
Il responsabile di questo inesistente scippo dei fondi per le periferie sarebbe il ministro Danilo Toninelli, la cui unica colpa, in realtà, è un merito: da buon ministro ha “preteso” (ed è la prima volta che accade) che i comuni spendano prima le risorse del 2015 e solo dopo quelle assegnate per gli anni successivi.
All’ineffabile primo cittadino di Matera non bastano nemmeno le parole del presidente dell’Anci, Associazione dei Comuni d’Italia, Antonio De Caro, che ha passato la notte di martedì a trovare una soluzione col primo ministro Giuseppe Conte e il viceministro dell’Economia, Massimo Garavaglia.
De Caro, all’uscita da Palazzo Chigi, dopo una notte di trattative, ha dichiarato: «Abbiamo una soluzione e il principio è salvo. I fondi sono tutti salvi. Nel prossimo decreto del governo, la prossima settimana, saranno stanziati i fondi nell’arco di un triennio, sulla base delle effettive necessità dei Comuni».
Il sindaco si è anche lamentato di essere stato “bacchettato” dal governo, «ma poi, quando noi siamo pronti con i progetti, ci tolgono le risorse».
È evidente che non è stato bacchettato a dovere dal governo, in quanto vorremmo proprio che ci elencasse i progetti che definisce “pronti” per il 2019 di Matera Città.
Diremo a Barbara Lezzi, la prossima volta che verrà a Matera, per capire a che punto siamo per Matera capitale europea della cultura, di portare una bacchetta più grossa.