Il Componente la Segreteria Regionale e il Segretario Regionale Antonio Fedele della Federazione Italiana Sindacati intercategoriali in una nota fa il punto sulle vertenze in atto che riguardano i lavoratori in servizio presso l’Asm.
Non ti pago – Atto II. Si potrebbero riassumere nel titolo della brillante commedia di Eduardo De Filippo i vari tentativi di conciliazione che in queste settimane si svolgono presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Matera.
Protagonisti dei mancati accordi sono la Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera e le lavoratrici ed i lavoratori dell’Ente pubblico.
L’Amministrazione pubblica ha esortato i propri dipendenti a prestare lavoro oltre l’ordinario orario di lavoro ma non vuole riconoscere loro la giusta retribuzione.
Infatti, l’ASM sostiene che dette ore lavorate in eccesso dai dipendenti non sarebbero state autorizzate preventivamente.
Circostanza non fondata.
In realtà, i lavoratori sono assoggettati al potere direttivo ed organizzativo dell’ASM e, perciò, sono sempre stati, e sono tutti i giorni, sul posto di lavoro, nell’esercizio delle loro funzioni, a disposizione dell’Azienda sulla base di turni di servizio predisposti dal personale a loro sovra ordinato che spesso richiede l’espletamento di ore di lavoro in eccesso.
La materia, negli anni scorsi, è stata già oggetto di vertenze sindacali che hanno determinato la soccombenza dell’ASM in sede giurisdizionale più volte, con relativa condanna al pagamento delle spese di giudizio che, in buona sostanza, sono state pagate con le tasse dei cittadini.
Inoltre, anche il personale ispettivo della Direzione Territoriale del Lavoro di Matera ha accertato più volte la correttezza delle richieste dei prestatori di lavoro costringendo l’ASM a pagare la giusta retribuzione in virtù delle norme costituzionali, legislative e contrattuali che disciplinano la materia del lavoro pubblico.
Nel passato sono state definite 33 vertenze con il pagamento di 2.866 ore di lavoro straordinario.
Nonostante ciò, oggi le 12 controversie, in corso di accertamento, che rappresentano identiche fattispecie a quelle definite in passato, sono trattate in modo diverso dalla Direzione Strategica dell’ASM.
In buona sostanza, ad identiche rivendicazioni salariali da parte di lavoratrici e di lavoratori l’ASM risponde in modo ostinato adducendo motivazioni risibili che già nelle precedenti vertenze non sono state giudicate utili a sostenere le assurde tesi dell’ASM.
Perciò, questa Federazione di categoria ha deciso di inoltrare una richiesta di intervento da parte del personale del Ministero del Lavoro e del Ministero della Salute affinchè verifichi se il comportamento della Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, nelle vertenze salariali, ha rispettato, e rispetti, i principi di lealtà e buona fede contrattuale e se è onorato il principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, sancito nella nostra Carta Costituzionale.
A sommesso avviso della nostra organizzazione sindacale, la pratica del corretto esercizio del potere discrezionale della pubblica amministrazione, nel caso delle vertenze prospettato, non è giustamente considerato da parte dell’ASM di Matera che, così facendo, si sostituisce al Costituente per stabilire arbitrariamente qual è la giusta retribuzione per i propri dipendenti.
In virtù di tale ingiusto atteggiamento dice ai suoi dipendenti : “NON TI PAGO” il lavoro straordinario.
Siamo, perciò, convinti che le lotte sindacali ed il sangue dei lavoratori, che hanno contribuito alla scrittura dell’art. 36 della nostra Costituzione Repubblicana (giusta retribuzione), sono calpestati dal modello di sanità “Formato Marchionne” praticato dall’ASM di Matera nel caso che ci occupa.
L’ASM concepisce uno schema di lavoro senza diritti.
Invece noi siamo convinti che non esiste un “Lavoro Gratis”.
Perciò, non ci arrendiamo ad un modello di sviluppo di sanità pubblica che pretende prestazioni lavorative di carattere scandinavo con retribuzioni di stampo cinese.