Al Parco delle Cascine di Firenze lo spettacolo “La Città dell’Utopia” (di Gianpiero Francese) dedicata alla storia di Campomaggiore e che si tiene d’estate nel suggestivo borgo fantasma di Campomaggiore Vecchio, abbandonato in seguito ad una frana nel 1885, ha stupito il pubblico fiorentino con grandi consensi. L’evento, all’interno del cartellone della Settimana Lucana a Firenze, giunta alla sua terza edizione e organizzata dall’Associazione dei Lucani a Firenze, è stato un’ ulteriore occasione di promozione turistica per Campomaggiore e l’area del Parco Gallipoli Cognato-Dolomiti Lucane. Il più entusiasta per la calorosa accoglienza ei complimenti del pubblico è il sindaco di Campomaggiore Nicola Blasi. Abbiamo cercato di comunicare l’immagine di Campomaggiore – sottolinea il sindaco – nella consapevolezza che per il lavoro da fare, che è ancora tanto, comunque possiamo contare sulle nostre risorse naturali, culturali, storiche ed enograstronomiche. Quindi, l’impegno di tutti per trasmettere in modo decisivo il territorio di Campomaggiore.
In agosto “La città dell’utopia” è un grande attrattore. Ma il sindaco e la piccola comunità puntano su quello che è l’attrattore permanente: il Parco di Campomaggiore Vecchio che, dopo i lavori di restauro e l’intervento di botanici, ha assunto un fascino particolare e unico del suo genere. Attorno al Palazzo Baronale i resti delle antiche abitazioni realizzate da Giovanni Patturelli, architetto allievo del Vanvitelli, sulla base di criteri urbanistici innovativi che lo portarono a disporre le case a scacchiera, insieme al campanile della chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo, danno emozioni e suggestioni soprattutto in una notte con una grande luna che contribuisce ad illuminare il Parco. I botanici hanno fatto il resto con piantine autoctone nei perimetri delle case diroccate. E’ su questo patrimonio che Blasi e la popolazione puntano per realizzare finalmente quella rete innanzitutto con Castelmezzano e Pietrapertosa e promuovere l’itinerario che dalle Dolomiti Lucane porti a Campomaggiore. L’idea progettuale – spiega il sindaco – è semplice e non ha bisogno di grandi risorse finanziarie piuttosto del sostegno di Regione e Apt e dei miei colleghi sindaci. Si basa su pacchetti di soggiorni e visite che hanno come attrattori l’intero comprensorio dal Parco Naturale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, al Volo dell’angelo, ai Riti arborei che si celebrano ad Accettura, Castelmezzano, Pietrapertosa e Oliveto Lucano, alla Foresta Grancia con un altro spettacolo, “La storia bandita” che si presta benissimo ad essere commercializzato insieme al nostro (due biglietti venduti con un’unica tariffa). Il vantaggio di Campomaggiore è la distanza di una quarantina di minuti da Potenza e – aggiunge – abbiamo ammodernato la strada che porta al vecchio borgo e poco più di un’ora da Matera con l’ambizione di attirare qui anche visitatori della Capitale Europea della Cultura. Un itinerario delle emozioni che è in grado di fare arrivare qui flussi e target di turisti che cercano queste emozioni. Pensiamo a visite guidate per scolaresche, gruppi associativi, che partano dal centro dove abbiamo un museo che narra la nostra storia, coinvolgendo le attività commerciali e ricettive simbolo di genuina ospitalità. Ci sarà pure più di un motivo – sottolinea Blasi – perchéIl “New York Times” ha inserito la Basilicata nella sua lista di 52 luoghi da visitare nel 2018e che la nostraregione ha conquistato il terzo posto, considerata un gioiello tutto da scoprire.
Set 15