Gianni Domenico D’Alessandro, componente di Policoro Futura, in una nota esprime alcune riflessioni sulla crisi politica al Comune di Policoro.
Lo stallo politico che sta vivendo il comune di Policoro è alquanto grottesco. A distanza di diciassette mesi dell’insediamento della giunta Mascia, la nave è rimasta ormeggiata in porto. Abbiamo assistito in rapida successione al dramma della non potabilità dell’acqua, sollevato dopo il caso ITREC con la scoperta dell’innalzamento dei trialometani. Non c’è stata una programmazione estiva degna di una città come Policoro, così dovendo assistere all’esodo dei cittadini verso i comuni vinicitori, con una ricaduta in negativo per l’economia ed il turismo locale. Non per ultimo, con l’inizio del nuovo anno scolastico, abbiamo assistito al vergognoso episodio di una classe delle scuole medie fare lezione nel corridoio, dopo che, la problematica delle classi e relative ubicazioni era nota da novembre 2017 per averla formalmente posta Policoro Futura ma il comune ha voluto temporeggiare per poi lavarsene le mani. Non sappiamo dove porterà questo modo d’amministrare né se questa nave, che doveva essere la nave di “tutta un’altra storia”, dopo le frizioni all’interno dell’equipaggio consiliare, molli almeno gli ormeggi, perché ad oggi, ci sembra di assistere alla “fait ammuina” (quelli di poppa vadano a prua, quelli di prua vadano a poppa) della Marina del Regno delle due Sicilie e con l’imminente rimpasto politico di tutto si occupa tranne che delle enormi criticità della nostra città.