La prima, seconda e terza Commissione consiliare, riunite in seduta congiunta, hanno approvato, a maggioranza, un disegno di legge che detta disposizioni in vari settori di intervento della Regione Basilicata. Per la prima Commissione consiliare si è registrato il voto favorevole del presidente Lacorazza e dei consiglieri Robortella, Bochicchio e Soranno; hanno votato contro i consiglieri Mollica, Benedetto, Romaniello e Napoli. Per la seconda Commissione hanno espresso voto a favore i consiglieri Bochicchio,Soranno e Giuzio; voto contrario del presidente Romaniello. La terza Commissione ha licenziato il provvedimento con il voto favorevole del presidente Robortella e dei consiglieriBochicchio,SorannoeLacorazza; contrari i consiglieri Perrino e Romaniello.Prima del voto è stato audito il dirigente generale del dipartimento Presidenza, Vito Marsico che ha spiegato la finalità del provvedimento.
In particolare, si tratta di alcune modifiche alla legge regionale n.1/2016 “Istituzione dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (Egrib)” e precisamente all’art.6 “Funzioni dell’Assemblea” e all’art.8 “Funzioni dell’amministratore unico”. Le modifiche intervengono dopo la relazione della Sezione regionale della Corte dei Conti in sede di parifica del rendiconto 2016 con la quale si chiedevano chiarimenti rispetto a chi espleta il così detto controllo analogo congiunto e su quali basi legislativeesso si fondi. Con la rivisitazione della legge regionale istitutiva dell’Egrib si stabilisce che l’amministratore unico di Egrib è tenuto, nella redazione della proposta di bilancio e di rendiconto, a fornire tutti i ragguagli e le informazioni dirette ad evidenziare e argomentare all’assemblea (dei 131 sindaci e della Regione Basilicata) il complesso dell’attività espletata e i risultati della stessa, ivi comprese le risultanze del controllo analogosu Acquedotto lucano (unica società in house della Regione Basilicata soggetta a controllo analogo congiunto, ossia “la situazione in cui l’amministrazione esercita congiuntamente con altre amministrazioni su una società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi”). Per parte sua l’assemblea è deputata all’approvazione dei documenti contabili, così prendendo contezza e potendo monitorare i contenuti e risultati dei compiti dell’ente. In seconda battuta la Regione Basilicata, tramite gli organi di Giunta e Consiglio, nell’espletamento della propria attività di controllo sull’ente strumentale, escluso comunque l’esercizio di una duplicazione di controlli rispetto a quanto già esercitato dall’Egrib, assumerebbe invece piena cognizione anche dell’attività di controllo analogo, potrebbe assumere eventuali azioni conseguenti e comunque acquisire una più completa e omogenea contezza del funzionamento del proprio ente strumentale. Semplificando, come ha spiegato il dirigente del dipartimento Presidenza della Giunta, Vito Marsico, “la Regione Basilicata effettuerebbe in tal modo il così detto ‘controllo indiretto’”.
Con l’art.2 del disegno di legge si modifica e integra la legge regionale n.18/2018 “Prima variazione al bilancio di previsione pluriennale 2018/2020 e, precisamente, l’art.16 “Sviluppo Basilicata Spa. Riduzione del capitale sociale” con il quale si stabiliva, dopo l’abbandono dell’originario proposito di attribuzione alla società in house Sviluppo Basilicata Spa del ruolo di intermediario finanziario, di procedere alla necessaria riduzione del capitale sociale incamerando nel bilancio regionale parte della somma a suo tempo stanziata (5 milioni di euro), esattamente 2,5 milioni di euro, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge (20 agosto 2018) ovvero entro il 18 novembre 2018. “Detto termine – si legge nella relazione al disegno di legge – non è tecnicamente rispettabile perché non conforme alla normativacodicistica, di per sé inderogabile”. Con la modifica intervenuta, pertanto, si stabilisce di assegnare alla società il termine di 30 giorni successivi al perfezionamento dell’iter prevista dal codice civileper l’effettuazione del versamento, cioè dalla data in cui la delibera assembleare di riduzione del capitale sociale abbia acquisito per legge carattere di eseguibilità.
Le commissioni consiliari hanno, poi, esaminato un emendamento, proposto dal consigliere Vito Giuzio (Pd), relativo alle disposizioni in materia di trasporto pubblico locale (Legge regionale n.7/2014). In particolare, con la proposta del consigliere Giuziosi differisce al 31 dicembre 2019 il termine ultimo di scadenza dei contratti di servizio relativi a nuovi affidamenti conseguenti a procedure di gara, anche comunali. Contestualmente si modificano anche le date previste per gli adempimenti relativi alla presentazione da parte della Giunta regionale del disegno di legge di riforma del trasporto pubblico locale, atteso che questo non può che avvenire contestualmente e a valle dell’avvenuta definizione degli strumenti di pianificazione e dell’avvio delle gare. Il consigliere Giuzio ha annunciato ai commissari che presenterà in Aula un sub emendamento teso ad anticipare la data al 30 novembre 2019.
Dopo un breve dibattito in cui sono intervenuti i consiglieri Napoli, Rosa, Giuzio, Romaniello, Perrino e Mollica è stato deciso di rinviare l’esame dell’emendamento all’Assemblea consiliare.
Erano presenti ai lavori della prima, seconda e terza Commissione consiliare oltre ai rispettivi presidenti, i consiglieri Lacorazza, Romaniello e Robortella, i consiglieri Giuzio, Polese, Spada, Soranno, Mollica, Benedetto, Leggieri, Perrino, Bochicchio, Rosa e Napoli.
Potenza, 18 settembre 2018
Gestione parchi archeologici, sì a pdl Mollica da II Ccp
Il progetto normativo passa ora all’esame dell’Assemblea consiliare per il voto finale.
La proposta di legge “Disposizioni in materia di fruizione, gestione e valorizzazione delle aree e dei parchi archeologici”,d’iniziativa del consigliere Francesco Mollica (Ud), ha ottenuto il via libera a maggioranza (hanno votato favorevolmente i consiglieri Mollica, Romaniello, Giuzio, Polese, Soranno, Bochicchio, Rosa e Napoli; si è astenuto il consigliere Leggieri) dalla seconda Commissione consiliare presieduta da Giannino Romaniello (Gm). Il testo normativo passa, ora, all’esame dell’Aula per il voto finale.
“Il parco archeologico – si legge nella relazione alla proposta di legge – costituisce l’alternativa territoriale al museo. Non luogo chiuso dove fruire di beni archeologici per lo più mobili e rimossi dall’originario contesto di rinvenimento, bensì un luogo all’aperto in cui il bene archeologico è conservato e fruito nella sua collocazione originaria e mantiene il valore storico del quale è portatore, in simbiosi con il paesaggio e con l’ambiente nel quale è inserito”. Il progetto normativo, che recepisce le Linee guida per la costituzione e la valorizzazione dei parchi archeologici e muove dal combinato disposto della L.R. n.27/2015 (Disposizioni in materia di patrimonio culturale, finalizzato alla valorizzazione gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata) e del progetto regionale “Basilicata 2019 – Scaviamo il futuro”, si prefigge di indicare linee di indirizzo e modalità di promozione, gestione e valorizzazione delle aree archeologiche già esistenti sul territorio così che esse possano trasformarsi in altrettanti parchi archeologici. La legge consente, inoltre, di valutare i piani dei parchi (presenti e futuri) e funge da raccordo tra le varie rappresentanze locali e gli enti, anche di studio e di ricerca, presenti sul territorio.
Erano presenti ai lavori dell’organismo consiliare oltre al presidente Giannino Romaniello (Gm), i consiglieri Mario Polese e Vito Giuzio (Pd), Francesco Mollica (Udc), Giuseppe Soranno (Pp), Antonio Bochicchio (Psi), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Gianni Leggieri (M5s) e Michele Napoli.