PROVINCIA DI MATERA, PRESENTATE LE LINEE GUIDA DEL PIANO DI SVILUPPO TERRITORIALE
Al via il confronto per la definizione del piano di sviluppo socio economico del Materano. Si tratta di uno strumento fondamentale per la pianificazione e la programmazione del territorio, per la cui redazione l’Amministrazione provinciale di Matera si sta avvalendo della consulenza del Dapit (Dipartimento di architettura, pianificazione ed infrastrutture di trasporto) e del Ditec (Dipartimento tecnico economico per la gestione del territorio agricolo e forestale) dell’Università degli studi della Basilicata. All’incontro hanno partecipato i docenti dell’Ateneo lucano Las Casas, Pontrandolfi, Picuno e Nicoletti, l’assessore alla Programmazione e vice presidente dell’ente, Giovanni Ianuzziello, il direttore generale della Provincia, Ennio Di Palma, e Michele Marinaro, coordinatore tecnico del servizio di programmazione integrata della Provincia.
I principali settori di intervento su cui si orienterà lo strumento di programmazione che intende mettere a punto la Provincia riguardano la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica, il turismo, la qualità della vita, la difesa del suolo e dell’ambiente, l’agricoltura e l’innovazione dell’industria manifatturiera, il settore dei servizi di trasporto. Per far ciò, il nuovo piano punterà ad un miglioramento della coesione sociale, anche attraverso un maggiore e migliore coinvolgimento dei territori e un’interlocuzione più costante con gli altri enti locali.
Per dare consistenza al progetto, è previsto un approccio “a tripla elica”, collegando fra di loro le azioni, le capacità e le conoscenze dell’Università, quale partner tecnico, degli operatori economici e degli enti pubblici sul territorio. Si è anche pensato di “testare” questo nuovo modo di gestire la pianificazione e la programmazione degli interventi sul territorio, attraverso la predisposizione di tre progetti pilota: gestione e lo smaltimento dei rifiuti agricoli, sostegno alla logistica per le piccole e medie imprese e realizzazione di un sistema di trasporto dei passeggeri sul territorio con funzionamento a chiamata per ottimizzare costi e servizio nelle aree deboli e più decentrate.
“Il piano di sviluppo socio economico – ha evidenziato Giovanni Ianuzziello – è uno strumento in divenire di coordinamento delle dinamiche di sviluppo locale: una traccia su cui muoversi nel futuro per la gestione degli interventi e la programmazione delle azioni da mettere in campo. Uno strumento importante, dunque, finalizzato ad intensificare i meccanismi di coesione territoriale, a valorizzare il territorio ed il suo ambiente, al sostegno delle politiche tese alla competitività, all’innovazione ed ai loro risvolti occupazionali. La collaborazione con l’Università di Basilicata in questa fase di progettazione – ha aggiunto – serve per darci la possibilità di realizzare un laboratorio di pianificazione strategica, sviluppando, di concerto con tutti gli attori del sistema territoriale, una diversa e più funzionale capacità di programmazione e progettazione sovra comunale ed al servizio del tessuto sociale ed economico della nostra provincia”.
Positive le valutazioni espresse in ordine all’avvio del confronto sul piano di sviluppo dal presidente Carmine Nigro. “Stiamo ponendo le basi – ha detto – per avviare un confronto serio e sereno con le comunità del territorio evitando campanilismi e fuorvianti priorità nel rispetto delle peculiarità offerte dalle varie aree. Sulla correttezza del metodo non potranno esserci appunti, altrettanto credo che accadrà sui risultati del progetto che stiamo avviando con l’obiettivo di costruire una premessa importante di studio e di valutazione da affidare ai nuovi amministratori dell’ente”.
PROVINCIA DI MATERA: UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO
ALL’INSEGNA DEL RISPARMIO E DELL’EFFICIENZA ENERGETICA
Tre giorni dedicati ai temi dell’energia e dell’ambiente. L’importante appuntamento, promosso dalla Provincia (braccio operativo dell’iniziativa, l’Apea, l’Agenzia provinciale per l’energia e l’ambiente presieduta da Franco Bitondo) si terrà a cavallo dei mesi di aprile e maggio in piazza della Visitazione dove saranno allestiti gli stand delle aziende che operano nei settori del risparmio e dell’efficienza energetica. In prima fila tra i partecipanti alla rassegna (la prima che si svolge in regione) ci sarà l’Università degli studi della Basilicata, che si farà carico di rendere visibili i risultati delle ricerche condotte nel settore.
Fondamentali saranno anche i contributi offerti dagli enti ed istituti di ricerca che operano in regione: Enea, Agrobios e Cnr ai quali si affiancheranno le opportunità che potranno essere messe in campo da Confindustria, Api, Cna e Camera di Commercio. Altre proposte operative arriveranno dagli aderenti agli Ordini professionali di ingegneri ed architetti e dai responsabili dei parchi regionali che della tutela dell’ambiente fanno quotidianamente il loro principale impegno.
Per mettere a punto il programma della manifestazione si è svolto un primo incontro che ha confermato l’obiettivo di affrontare temi come la scelta dei materiali da costruzione, le nuove tecnologie da utilizzare, l’impiego delle energie rinnovabili dal solare termico al fotovoltaico all’eolico.
Per il presidente della Provincia, Carmine Nigro “il confronto a più voci che si intende avviare ha come modello guida quello dello sviluppo sostenibile che può essere ottenuto solo battendo la strada di una protezione ambientale a tutto campo. Fondamentale in questo contesto diventa la valorizzazione dei rifiuti come opportunità economica e di sviluppo del territorio, la tutela dei parchi e la bioedilizia. La Provincia, anche in funzione del piano di sviluppo del Materano, su cui ha avviato il confronto, intende predisporre tutti gli strumenti necessari per procedere lungo un percorso di qualità ambientale che, alla luce di quel che il Paese sta vivendo sul fronte delle difficoltà di approvvigionamento delle risorse energetiche tradizionali, diventa strategico per immaginare la vita futura delle nostre comunità”.