Le osservazioni del Ministero dell’Interno sulla legge elettorale della Regione Basilicata, che impongono modifiche, non diventino un adempimento formale e burocratica per la Commissione competente e il Consiglio Regionale. Piuttosto, nell’ottica di riavvicinare i cittadini alle istituzioni e alla politica, si colga questa occasione, in verità più che prevedibile, per una riflessione a tutto campo su quali strumenti mettere in campo per allargare e non certo restringere la partecipazione popolare. E’ il commento di Angelo Rosella (IdV) per il quale, nel merito delle osservazioni, va innanzitutto garantita la massima rappresentatività del voto dei cittadini che, pur nella definizione di necessari sbarramenti, significa tenere conto delle cosiddette minoranze perché interpretano il voto popolare, come nel caso dello sbarramento dell’8% per le liste di coalizione, riconoscendone il valore democratico di rappresentanza . Il primo obiettivo politico – continua Rosella – è quello di scongiurare la diserzione dalle urne come è già avvenuto nelle regionali del 2013 quando più di un lucano su due non ha votato. E per questo, insieme alla positiva doppia preferenza di genere, saranno determinanti le proposte e i progetti in grado di innescare il processo di civismo e di partecipazione non delegata da parte dei cittadini. La politica lucana sopratutto nell’attuale clima difficile, di sfiducia, di ostilità diffusa, di “tutti contro tutti”, è chiamata ad uno sforzo per ritrovare le ragioni dell’identità delle nostre comunità e con essa di unità di territori, mettendo fine a provincialismi e campanilismi.