Parafrasando un articolo uscito qualche tempo fa per mano di un partito più morto che vivo e di cui non è il caso neanche di ricordare il nome (si sa che i morti non vanno disturbati), oggi possiamo urlare a gran voce che l’enorme colata di fango gettata da queste bizzarre opposizioni sull’Amministrazione Verri per quanto riguarda l’abuso in cemento sulla spiaggia di San Basilio, è il simbolo più evidente e manifesto di quanto sia scadente e rottamata quella classe politica che continua a confondere e destabilizzare l’opinione pubblica, in attesa di riemergere da metri e metri di melma sotto i quali si è seppellita negli ultimi trent’anni. Di due giorni fa è infatti l’ordinanza di demolizione emanata dall’ufficio tecnico del Comune, la quale prevede appunto, che la ditta Duemc rimuova l’opera in cemento e ripristini il tratto di spiaggia a proprie spese, entro novanta giorni dalla revoca del sequestro dell’area. Tante sono state le accuse di connivenza da parte del Comune con gli autori di tale abuso. Alcuni parlavano addirittura del programma del Movimento 5 Stelle e della sua posizione ambientalista distante “a quanto pare” da quella dell’amministrazione, come se fosse stato il sindaco in persona a cementificare l’area con tanto di cazzuola in mano. Altri parlavano di responsabilità dell’Amministrazione per aver permesso che tale scempio accadesse sulle nostre spiagge, come se, tramite qualche sorta di arte divinatoria, i nostri amministratori avrebbero potuto prevedere che i responsabili avessero intenzione di commettere un’illegalità ancora prima che questa venisse effettivamente commessa (purtroppo per alcuni, Minority Report è solo un film). Altri ancora parlavano di negligenza e di immobilismo, pur sapendo benissimo che i tempi burocratici per arrivare al punto in cui siamo arrivati oggi sono di una lentezza non trascurabile.Eppure, ad appena tre mesi dall’avvenimento, l’amministrazione pentastellata ha sbrogliato la matassa, con buona pace di chi si stracciava le vesti in nome di un rinnovato spirito ambientalista mai esternato prima, dimostrando che, al contrario, il problema è stato preso immediatamente a cuore ed affrontato con una certa tempestività. Nessuno può insegnare al Movimento 5 Stelle cosa voglia dire rispettare l’ambiente, soprattutto se si parla di aree così preziose quanto lo sono le nostre coste. Non a caso da anni ci stiamo impegnando attivamente per la realizzazione di un’Area marina protetta che comprenda gran parte della fascia litorale ionica, la quale costituirebbe un vantaggio per il nostro territorio sia in termini di tutela, che in termini di promozione volta ad incentivare un’idea di turismo culturale e naturalistico. Così come nessuno di questi signori può venire a parlare a noi di abusivismo, quando per anni si è stati in silenzio dinnanzi a scempi indicibili commessi dai soliti amici degli amici. Con questa ordinanza di demolizione è stato demolito anche lo spessore politico di un’opposizione scadente e vuota nei contenuti. Ma non vogliamo infierire ulteriormente e, restando umani, ci limitiamo ad invitare i gruppi politici avversi a compiere quel decisivo e necessario salto di qualità, al fine di garantire agli elettori una contestazione sana, che miri a risolvere i problemi del territorio, ricca di proposte e soluzioni. Perché vi sia chiaro che continuare imperterriti nel pavido tentativo di spostare voti in base a chi meglio utilizza la famosa macchina del fango, servirà solo a farvi impantanare sempre più.
Set 20