Aggressione al corteo antirazzista di Bari, Cobas Puglia attacca Salvini e il Questore di Bari. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il ministro degli interni Salvini e il Questore di Bari devono andare via. La Confederazione Cobas Puglia esprime rabbia contro i fascisti di Casa Pound di Bari che hanno picchiato selvaggiamente dei compagni alla fine della manifestazione contro i provvedimenti del Governo sui temi dell’immigrazione, della sicurezza e delle false promesse. La manifestazione era stata prevista in occasione della visita di Salvini in città per il 21 settembre, visita anticipata però al 13. Oltre alla risposta immediata di giorno 13 settembre con cortei spontanei si era deciso di mantenere l’appuntamento del 21 Settembre. La manifestazione ha visto una grande partecipazione barese con delegazioni provenienti da tutta la Puglia. Quello che è avvenuto non è un fatto casuale, fa parte di una strategia precisa. E’ quella di dimostrare sul campo ai padroni di turno,in questo caso la Lega di Salvini, che gli antifascisti, antirazzisti, si fermano in questa maniera. Le azioni dei fascisti Baresi hanno sempre questo stesso scopo da prima dell’omicidio di Benedetto Petrone fino ai nostri giorni: colpire i movimenti in nome dei poteri forti allo scopo di arginare la crescita di movimenti sociali che mettono in discussione politiche sbagliate. Le proteste contro il Governo e contro la visita di Salvini dovevano essere lavate con il sangue. La aggressione ha avuto caratteristiche non legate alla casualità , alla improvvisazione, ma programmata fin nei minimi particolari. Non ci meravigliamo quindi del comportamento della Polizia che aveva presidiato la sede di Casa Pound fin dal primo pomeriggio e che ha permesso poi ai fascisti di scorrazzare liberamente nella zona in cui è avvenuta l’aggressione a freddo. La risposta dei manifestanti davanti la sede di Casa Pound ha visto ancora delle violenze con cariche da polizia con feriti e contusi. Il Questore di Bari deve essere cacciato perché responsabile di un cosiddetto “ordine pubblico” finora rivolto solo contro chi lotta per cancellare le ingiustizie sociali. La manifestazione di ieri ha dimostrato la strada da percorrere per chi vuole battersi contro questo governo e le sue leggi liberticide. La Confederazione Cobas della Puglia continuerà a partecipare ad ogni iniziativa che verrà programmata nei prossimi giorni.