3 palchi, 1 village, 10 giorni di montaggio, 50 tecnici in backstage, 45 contatti artistici, 25 ore di diretta per tutti gli spettacoli prodotti nelle tre giornate di Materadio, la festa di Rai Radio 3 organizzata per l’ottavo anno consecutivo nella città di Matera, designata capitale europea della cultura 2019. Son alcuni dei numeri sui quali si è sviluppata la festa della radio italiana che diffonde ogni giorno cultura nel nostro Paese. Tutto è cominciato nel 2011, con un memorabile concerto di Franco Battiato al Parco del Castello Tramontano. Il bilancio dell’ottava edizione è stato raccontato nel corso di una conferenza stampa dopo mezzogiorno nel Materadio Village in piazza San Francesco. All’incontro con i giornalisti, coordinato da Serafino Paternoster, hanno partecipato il direttore di Radio 3 Marino Sinibaldi, il direttore e il presidente della Fondazione Matera 2019, Paolo Verri e Salvatore Adduce e Paolo Cappon, presidente del Copeam, associazione che raggruppa i media broadcasting del Mediterraneo.
Paolo Verri: “Questa edizione di Materadio è stata aperta con la presentazione del programma di Matera capitale europea della cultura per il 2019. All’auditorium abbiamo presentato solo il 30% di tutti gli eventi già programmati per il prossimo anno. Il 19 ottobre sarà aperto ufficialmente il ticketing: ogni visitatore potrà acquistare un biglietto al costo di 19 euro per assistere a tutti gli spettacoli programmati dalla Fondazione Matera 2019”.
Marino Sinibaldi: “Questa è stata l’edizione delle coincidenze, visto che la partenza della nostra festa è coincisa con la presentazione degli eventi di Matera 2019. Il tema scelto “Globale-Locale” poteva sembrare scontato ed invece abbiamo dimostrato con i contenuti quello che vogliamo trasmettere a chi ci ascolta, semplicemente cultura attraverso una pratica pubblica partecipata. La parola chiave? Illuminazione. Non a caso lo spot che ha promosso questa edizione di Materadio ha presentato una città illuminata dalla cultura e sono felice che uno degli eventi della Fondazione Matera 2019 che sta per partire coinvolgerà proprio i cittadini sul tema dell’illuminazione. In questa edizione abbiamo raccontato agli altri come sarà il 2019 qui a Matera, con 25 ore di diretta e un grande lavoro per rafforzare la comunicazione social e web, con tutti i video dei programmi che entreranno nell’applicazione RaiPlay Radio. Questo vuol dire che Materadio continua anche online per rivedere e ascoltare tutto quello che è stato realizzato”.
Paolo Cappon, presidente Copeam: “La nostra collaborazione è nata tre anni fa. Qui a Matera abbiamo proposto il dj set di Marzia Puleo con musiche del “Nuovo panorama musicale mediterraneo”. Non è facile dialogare con televisioni di Paesi che hanno dovuto fare i conti con conflitti interni, sopratutto quando il nostro lavoro punta a creare ponti. Non a caso abbiamo chiamato un nostro programma Kantara, che vuol dire “Ponte”, un programma radiofonico che unisce gli autori del bacino mediterraneo e le radio del servizio pubblico che hanno aderito alla nostra associazione”.
Salvatore Adduce. “Materadio è cominciato a luglio 2011 quando io, Serafino Paternoster e Roberto Cifarelli siamo andati a Roma negli studi di Radio 3 con una valigetta che conteneva brochure e materiale promozionale di Matera per chiedere al direttore Marino Sinibaldi di organizzare questo evento a Matera. E’ stato proprio Sinibaldi a scegliere il nome Materadio. Otto anni dopo siamo ancora qui e speriamo di continuare anche dopo il 2019”.
Michele Capolupo
Matera2019, si è chiuso il sipario su Materadio2018
Circa 200 artisti, più di 20 ore di diretta radiofonica, una ventina di giornalisti accreditati, quattro radio locali coinvolte, 30 eventi in diretta, una trentina di eventi off, una decina di progetti originali in esclusiva
Dopo oltre 25 ore di diretta radiofonica si è conclusa la parte on di Materadio, La Festa di Rai Radio3 coprodotta dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019. Per tre giorni più di 20 mila persone hanno avuto la possibilità di seguire dal vivo i programmi radiofonici, i concerti e gli spettacoli teatrali a cui si aggiungono le centinaia di migliaia di persone che hanno seguito la manifestazione attraverso il canale radiofonico, la diretta streaming video e le pagine social. “Una manifestazione cresciuta tantissimo sia come pubblico che come qualità delle proposte”, ha detto il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri, nel corso della tradizionale conferenza stampa di chiusura di Materadio. “Numeri di segno positivo – ha aggiunto il direttore di Rai Radio3, Marino Sinibaldi – che ci danno la cifra della totale condivisione intorno a questo progetto culturale sia da parte della comunità materana sia da parte del pubblico che ci segue da ogni parte d’Italia”.
“Sono passati poco meno di dieci anni dalla prima edizione -ha detto il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019, Salvatore Adduce – e la crescita di Materadio si tocca con mano. Materadio è il più tangibile esempio di buone prassi nel campo delle politiche pubbliche”.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche Claudio Cappon, presidente di Copeam, la conferenza permanente dell’Audiovisivo del Mediterraneo, a Materadio con il dj set di Marzia Puleo.
Qualche numero di questa edizione straordinaria: circa 200 artisti, più di 20 ore di diretta radiofonica, una ventina di giornalisti accreditati, quattro radio locali coinvolte, 30 eventi in diretta radiofonica rai, una trentina di eventi di eventi off, una decina di progetti originali in esclusiva. E ancora, per la parte tecnica: tre palchi, uno spazio “Village”, quaranta giorni di montaggio, 50 tecnici in backstage, 45 contratti artistici.
Una edizione davvero speciale che, nella seconda giornata, ha raccolto un grande successo di pubblico anche in Piazza San Francesco con l’appuntamento Hollywood Party condotto da Steve della Casa e Dario Zonta che hanno conversato con l’attore-regista Valerio Mastrandrea e il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf. Un dialogo a tutto campo sul senso del cinema in un mondo Globale che ha bisogno di più Locale e viceversa. “La Basilicata la conoscevo già per via del nonno lucano – ha esordito Valerio Mastrandrea – ma ultimamente l’ho vissuta a lungo per via di un nuovo film, una rivisitazione della storia dei Tre moschettieri”. Tutto il mondo e la regia di Mohsen Makhmalbaf ruota sul tema Globale e Locale : “Sono impegnato anche qui nella bellissima Basilicata con il Lucania Film Festival nell’ambito di uno dei progetti coprodotti dalla Fondazione Matera2019 e sto girando un po’ ovunque tra Matera, Pisticci e tanti altri luoghi bellissimi”.
Originale e suggestiva la performance andata in scena con Anna Foglietta. La bravissima attrice si è confrontata con una drammaturgia che prende spunto dall’opera di Boccaccio, per raccontare la storia dei nostri tempi: dove una madre per salvare i suoi figli dalla guerra che imperversa nel suo paese decide di affrontare uno di quei viaggi della speranza divenuti tristemente noti.
Ha avuto inizio con la musica di qualità la terza e ultima giornata di Materadio con il programma “Lezioni di musica” condotto da Giovanni Bietti. Ospite di questa straordinaria lezione sugli strumenti ad arco dal titolo “Per violino solo” il musicista Francesco D’Orazio. Alla fine dell’esibizione il pubblico non ha lesinato applausi per D’Orazio che ha raccontato la sua esperienza diretta con Luciano Berio durante l’esibizione al Festival di Salisburgo, diversi anni fa. Per il Teatro di Radio 3 l’attore, regista e scrittore Davide Enia, da piazza San Francesco, ha proposto un’anteprima dello spettacolo “Scene dalla frontiera -L’abisso” tratto dal suo libro “Appunti per un naufragio” (Sellerio, 2017). Accompagnato dalla chitarra elettrica di Giulio Barocchieri, Davide Enia ha emozionato la piazza con un lungo e drammatico racconto sugli sbarchi di Lampedusa.
Tanto pubblico anche nel Materadio Village dove era istallata la Chit Chat, una sorta di videotelefono a muro. Durante la festa di Radio 3 la Chit Chat ha registrato centinaia di video della durata di 30 secondi, lasciati spontaneamente dal pubblico alla domanda: come comunicheremo tra 500 anni? “Il risultato di questa installazione – afferma Luca Acito, inventore dell’inconsueta postazione multimediale- sarà un montaggio delle varie risposte che entrerà a far parte di una delle 10 puntate di una serie web che sto girando usando il chit chat: la serie si chiamerà ‘il futuro visto dalla terra’. I videomessaggi potranno essere utilizzati per la comunicazione creativa e virale sui social network, a ricordo dell’evento Materadio 2018″.
Poi spazio assoluto alla costruzione dei ponti che creano connessioni tra Locale e Globale. Presso l’Auditorium R. Gervasio suggestivo concerto, condotto da Nicola Pedone, dell’ Alessandro Carbonare Clarinet Trio, composto dall’ideatore del progetto Alessandro Carbonare (primo clarinetto dell’orchestra nazionale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e storico collaboratore di Claudio Abbado), Perla Cormani e Luca Cipriano. E a unire, “Senza confini: ebrei e zingari”, lo spettacolo conclusivo di e con Moni Ovadia insieme a Paolo Rocca (clarinetto), Albert Florian Mihai (fisarmonica), Petrica Namol (contrabbasso) e Florian Preda (cimbalon). Questo omaggio a Plovdiv – luogo di nascita di Moni Ovadia e città che nel 2019 insieme a Matera sarà capitale europea della cultura – attraverso un recital che ha inteso scardinare i conformismi e dare voce al popolo degli uomini, ha raccontato il destino di “diversi” che per secoli ha accomunato i due popoli “fratelli” Rom ed Ebrei.
Nel corso della giornata odierna, nell’ambito del programma off di Materadio, anche la performance artistica di Fabiano Lioi “Colorare per nascondere, svelare per comunicare”, svoltasi in piazza Vittorio Veneto e che ha visto migliaia di persone giù per terra a colorare su una base disegnata dall’artista in precedenza. Su un foglio di carta Lioi aveva disegnato a pastello una barca con delle margherite attratte dal sole, il simbolo dell’euro. Come i fiori, i migranti sognano la luce, l’Europa, la pace. Bambini, donne, uomini di ogni categoria e provenienza hanno riempito e completato l’opera di Lioi, dipingendo la propria idea personale e costruendo una mappa politica emotiva collettiva. Un esperimento riuscito. Dai giapponesi ai materani, dai francesi agli spagnoli, tutti si sono divertiti a contribuire al disegno. Armonia collettiva da visioni personali, questo l’obiettivo del gioco. Un serissimo gioco coinvolgente e liberatorio promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 in collaborazione con Arteprima.
La fotogallery della terza giornata di Materadio (foto www.SassiLive.it)